Bruxelles, 25 nov. – (AdnKronos) – Nell’Unione europea le tasse ambientali hanno raccolto nel 2013 circa 330 miliardi di euro, in aumento dai 272 miliardi del 2003. Ma la quota totale delle imposte ambientali sui ricavi da imposte e contributi sociali è diminuita negli ultimi dieci anni dal 6,9% del 2003 al 6,3% del 2013, mentre la quota-obiettivo della strategia Europa 2020 è del 10% al 2020. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Eurostat. Le imposte sull’energia rappresentano il 77% della raccolta totale delle tasse ambientali, seguite da quelle sui trasporti (20%) e sull’inquinamento e sulle risorse (3%).
Notevole la variazione fra gli Stati Ue della percentuale delle tasse ambientali sui ricavi complessivi da imposte. Con una quota superiore al 10% si segnalano la Slovenia (10,5%) e la Bulgaria (10,1%), seguite da Croazia (9,6%), Paesi Bassi (9%) e Danimarca (8,9%). Sul lato opposto Belgio e Francia (entrambi al 4,5%) hanno registrato le quote più basse.
In Italia la percentuale di imposte sull’ambiente si sono attestate al 7,9% del totale, in aumento rispetto al 7,5% del 2003. Sulle tasse ambientali quelle sull’energia rappresentano l’81%, il 18% quelle sui trasporti e l’1% quelle sull’inquinamento.