Roma, 12 lug. (AdnKronos) – Sì alla detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica ma solo per chi compra ‘italiano’ o si rivolge a imprese che pagano le tasse in Italia. A chiedere un intervento del governo in sede europea per una deroga dalle norme comunitarie è la deputata di Forza Italia Sandra Savino in una interrogazione al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, in cui l’imprenditrice triestina solleva il problema del ricorso sempre più frequente a ditte straniere, slovene, croate, francesi e austriache in particolare, con ripercussioni negative per le imprese italiane ma anche sotto il profilo fiscale.
Molti, dice Savino, i casi che si registrano nel Nord-Est: la Slovenia è a un passo, e per risparmiare sempre più spesso si attraversa il confine per acquistare i materiali e ‘ingaggiare’ ditte locali le quali finiscono con il pagare in Italia, legalmente, solo l’iva e portarsi a casa tutto il resto, reddito percepito compreso”
Dati che diano l’esatta dimensione del fenomeno non ce ne sono, ma la sensazione degli imprenditori è che rivolgersi a imprese straniere sia una scelta sempre più frequente, “cosa assurda visto che l’italia paga le agevolazioni fiscali ma di fatto gli rimane solo l’iva per le imprese estere e non il reddito di impresa”, dice Savino all’Adnkronos.
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