Roma, 20 ott. (AdnKronos) – Recuperare 20 anni persi e i colmare tutti i gap sia a livello di infrastrutture che si servizi offerti. E’ la grande sfida che affronta l’aeroporto di Fiumicino, rilanciata oggi in occasione della presentazione del rifacimento della pista 3. Uno scalo che sconta una crescita caotica, uno sviluppo disorganico con interventi realizzati con una visione di breve periodo e in assenza di un quadro architettonico operativo coerente ed efficace.
La nuovo sfida corre ora lungo tre assi di lavoro: qualità e affidabilità dei processi, sviluppo e riqualifica a breve-medio termine, piano di sviluppo di lungo periodo. Al centro c’è il passeggero con un forte miglioramento della ‘customer experience’, grazie a nuovi servizi e una profonda rivisitazione di quelli esistenti. Prima del 7 maggio scorso, giorno in cui è divampato il devastante incendio al terminal 3, Fiumicino aveva già raggiunto il quarto posto tra i grandi aeroporti europei in termini di soddisfazione dei passeggeri , superando Parigi e Francoforte e raggiungendo Madrid.
Intanto, già nel 2016 l’hub della Capitale disporrà di nuovi terminal e moli (avancorpo T3 e Molo F) e un ulteriore ampliamento dell’aeroporto è previsto entro il 2019 (Molo A e avancorpo T1). Il piano di sviluppo di lungo periodo prevede un’espansione graduale della capacità airside e sviluppo dello scalo verso Nord. I progetti di sviluppo di Fiumicino prevedono la costruzione della 4 pista con un costo stimato del progetto di circa 500 milioni, con un impatto sul territorio di 289 ettari e 5 cascinali potenzialmente coinvolti.