Venezia, 15 gen. (AdnKronos) – “Il diritto sacrosanto della critica e del dissenso, che fa parte delle libertà della persona, deve anche misurarsi sui modi”. Lo ha sottolineato il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia in visita al ghetto ebraico di Venezia, rispondendo ad una domanda sulle vignette di Charlie Hebdo.
“Mi sembra che di fronte a questa libertà – ha spiegato – bisogna anche considerare il rispetto dell’altro. Ci sono dei temi che feriscono particolarmente una persona o una comunità, per l’idealità, non l’ideologia, di quella persona o di quella comunità, quindi ritengo che la libertà di stampa, di parola, di critica si debba sempre declinare con la libertà che è rispetto dell’altro”.
Il patriarca ha aggiunto che “ci sono anche dei temi che non so se possono essere trattati con dei generi letterali come quello dell’ironia, soprattutto se diventa un’ironia feroce e continuata”. “Soprattutto quando la comunicazione è pubblica, bisogna – secondo Moraglia – pensare che ‘voce dal sen fuggita poi richiamar non vale’, come ebbe a dire Pietro Metastasio. Quando abbiamo una responsabilità pubblica dobbiamo tener presente che le nostre parole sono più pesanti di pietre certe volte”. “Resta beninteso – ha concluso il patriarca di Venezia – la sacrosanta libertà di opinione, di dissenso, di critica, ma nel rispetto di una persona, di una storia, di una tradizione, perché molte volte si inizia proprio di qui per arrivare a compiere delle azioni sconsiderate”.