Venezia, 16 nov. (AdnKronos) – “Il ministro Alfano ha decretato il ‘livello 2’ per lo stato di allarme sicurezza. Ciò vuol dire: ‘possibile attacco imminente’. A questo punto io penso ai luoghi sensibili nella nostra regione: prima di tutto Venezia con il suo Carnevale, ma anche la Basilica di Sant’Antonio a Padova e a Gardaland. Tutti questi luoghi devono essere messi sotto controllo, ma non mandando lì una pattuglia di forze dell’ordine, e basta. Servono controlli veri, severi”. Il governatore del Veneto, Luca Zaia torna così oggi sull’allarme sicurezza dopo gli attentati di venerdì scorso a Parigi.
E il presidente del Veneto puntualizza: “Il Carnevale di Venezia comunque deve essere fatto, perché altrimenti, se cominciamo a limitare la nostra libertà, questa è la vittoria per i terroristi islamici. Però è altrettanto vero che Venezia ha solo due varchi, due punti di ingresso principali: Piazzale Roma e la stazione ferroviaria. Lì occorre fare blocchi e varchi perché ogni persona venga controllata e identificata”. “Ai punti di controllo deve essere fatta una ‘radiografia’ di chi arriva – spiega Zaia – ognuno dovrà togliersi la maschera per consentire di far vedere chi è, passando anche attraverso il metal detector”. “Il carnevale è un grande momento di gioia – sottolinea – ma è anche quello in cui i mascheramenti sono un fatto naturale, perciò la preoccupazione è grande”.
E Zaia ricorda che “prima dell’11 settembre in aereo si saliva praticamente senza controlli. C’è voluto l’11 settembre per mettere in atto controlli severi per chi entra in aeroporto e deve partire. Lo stesso deve avvenire dopo il 13 novembre per quanto riguarda i luoghi di grande aggregazione, appunto come il carnevale di Venezia”.