(AdnKronos) – Passando all’offerta, la frenata dei consumi non ha fermato la corsa del riempimento degli stoccaggi sostenuta da maggiori importazioni. Nello specifico a dispetto della domanda stagnante l’import è aumentato oltre 600 mln mc o del 14,3% a 4.863,5 mln mc (+6,9% sul 2013), tutti finiti negli stoccaggi, che hanno registrato iniezioni nette per oltre 600 mln mc in più del 2014 (+86,2%, +34% sul 2013). Sempre in calo la produzione che cede il 2,3% a 514,3 mln mc (-15,5% sul 2013).
Analizzando l’import per fonte, a dispetto dei consumi stabili raddoppia l’import dalla Russia (+103,8%) che si conferma di gran lunga prima fonte a 2.612,2 mln mc, superando perfino i volumi già da record del 2013. Più che dimezzati nel contempo risultano i volumi dal Nord Europa (-56,9%) a 733,6 mln mc. Sostanzialmente stabili e su volumi modesti i flussi da Algeria (-3% a 487,5 mln mc), stabile la Libia (-3,6% a 610 mln mc) mentre riprende quota a 408 mln mc l’output del terminal Gnl di Rovigo. Sempre fermi Panigaglia e Livorno.
A livello cumulato nei primi nove mesi 2015 le importazioni aumentano del 7,3% a 45.018,5 mln mc (+0,7% sul 2013), la produzione scende del 6,7% a 4.822 mln mc (-14,1% sul 2013) mentre nei primi cinque mesi della stagione di iniezione le immissioni nette si attestano a 10.274 mln mc, in aumento del 18,2% sullo stesso periodo del 2014 e del 22,9% sul 2013.