Modena, 17 giu. (AdnKronos) – Una frode fiscale da 4,5 milioni, messa a segno attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, Iva evasa per 2,5 milioni di euro e due persone denunciate per reati fiscali: è il bilancio dell’operazione della guardia di finanza di Sassuolo, coordinata dalla procura di Modena.
Le indagini sono partite da una verifica fiscale svolta nei confronti di una società, con sede a Sassuolo, attiva nel commercio all’ingrosso di materiale elettrico e nell’istallazione di impianti elettrici industriali. Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, la società, intestata a un prestanome, è risultata riconducibile ad un imprenditore reggiano, già coinvolto in una frode fiscale internazionale e un vorticoso giro di false fatture nel commercio di macchine per il movimento terra.
La guardia di finanza ha svelato un sistema fraudolento, creato anche grazie all’utilizzo di società “cartiere”. I finanzieri di Sassuolo hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena i due amministratori delle società per emissione e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, nonché per infedele ed omessa dichiarazione dei redditi e Iva.