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Gelatieri, crisi e maltempo non sciolgono gelato artigianale

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Roma, 23 mar. (Labitalia) – “Quello del gelato artigianale è un settore che, nonostante la crisi e il maltempo, ancora tiene”. Così Augusto Cestra, presidente dell’Associazione gelatieri di Confartigianato, con Labitalia fa il punto del settore, in occasione della II Giornata europea del gelato artigianale, organizzata per domani, 24 marzo, a Bruxelles da Artglace (Confederazione delle associazioni dei gelatieri artigiani della Comunità europea), in collaborazione con Longarone Fiere.
“Gli operatori non si lamentano del consumo -spiega- anche se la concorrenza del prodotto industriale esiste; quello che però chiediamo a gran voce è la tutela del gelato artigianale, in tutte le sue forme. Anche perché la sua qualità, apprezzata in Italia e all’estero, merita di essere salvaguardata”.
“Il settore deve dunque fare i conti -fa notare Cestra- dal punto di vista economico, con la concorrenza dei gelati venduti dalla grande distribuzione a minore prezzo. Concorrenza che si riesce a vincere grazie all’artigianalità della nostra produzione”.
“La categoria -continua il presidente dell’Associazione gelatieri di Confartigianato- sta lavorando per il riconoscimento del gelato artigianale. E’ necessario un regolamento che definisca il vero gelato realizzato con materie prime e procedure di lavorazioni trasparenti e riconosciute”.
“Nel nostro Paese -rimarca- non esiste né una legge, né un disciplinare sull’argomento. Un peccato, visto che il gelato made in Italy è un prodotto che richiede anche una qualifica professionale ad hoc, capace di elevare il livello degli operatori del settore. Una richiesta importante per un prodotto che, in ogni parte del mondo, è conosciuto e stimato”.
Se il gelato d’estate è un fenomeno irrinunciabile per i connazionali, dai dati diffusi dall’Igi, l’Istituto del gelato italiano e ricavati, dalle elaborazioni statistiche Aidepi, emerge però che la passione per il dolce cono dura tutto l’anno. Ed è forse anche per questa destagionalizzazione che il prodotto sembra non aver risentito della flessione dei consumi che sta colpendo invece l’intero comparto alimentare. Semmai, si mangia più gelato in casa: +3,9%.
L’estate resta comunque stagione d’elezione: secondo una ricerca Eurisko-Igi, sono circa 23 milioni gli italiani che lo consumano passeggiando, al mare, in montagna o nelle città bollenti (56% del totale) mangiandone, nell’arco dei 3 mesi estivi, circa 20 porzioni a testa. Il momento della giornata preferito è la merenda del pomeriggio (62%), ma anche la sera (40%) e al termine della cena come dessert (13%). Sette su 10 poi lo scelgono come sostituto del pasto a pranzo.Anche per questo il gelato è anche un’ottima idea di impresa e di occupazione.