Berlino, 4 ago. (AdnKronos) – Un p
arlamentare del partito cristiano democratico che fa capo alla cancelliera Angela Merkel, Martin Patzelt
, ha deciso di accogliere due rifugiati eritrei in casa propria, e di aiutarli ad imparare il tedesco e a trovare un lavoro.
Patzelt, che vive vicino Francoforte sull’Oder, città situata nella parte orientale del paese, ha accolto i due rifugiati circa un mese fa. Intervistato dall’emittente tedesca Ard ha parlato di un’iniziativa destinata a “liberarsi della polarizzazione e dell’ostilità” nei confronti dei migranti.
Patzelt vive in una grande casa a Briesen, vicino Francoforte, e i due rifugiati eritrei, Haben, 19 anni e Awet, 24 dividono l’ultimo piano con uno dei figli dell’esponente politico. L’incontro tra quest’ultimo e i due rifugiati è avvenuto nella parrocchia cattolica di Patzelt. Successivamente l’uomo ha offerto loro ospitalità.
I due giovani stanno imparando la lingua, nel frattempo hanno trovato impieghi temporanei, uno nell’amministrazione locale, l’altro in un supermercato, grazie all’aiuto del loro ospite. “Solidarietà, offerta di un alloggio, accoglienza, sono piccoli ponti che aiutano a dare ai rifugiati un volto e un nome e li fanno emergere dalla massa anonima dei richiedenti asilo”, ha affermato l’esponente cristianodemocratico intervistato da Ard. “Se più persone lo facessero, saremmo su una buona strada”, ha aggiunto.
Trovare un lavoro per i due giovani non è impresa facile perché le aziende locali temono le difficoltà derivanti dalla scarsa conoscenza della lingua dei due giovani e pensano che potrebbero avere difficoltà ad adattarsi al posto di lavoro, ha spiegato il politico.
Lo scorso anno Patzelt aveva scritto una lettera aperta al politico ambientalista Hans-Christian Stroebele, suggerendo che altre persone seguissero il suo esempio, accogliendo rifugiati in casa, opzione preferibile a quella degli ostelli per migranti, ha sottolineato. Se la sua iniziativa è stata oggetto di encomi, non sono mancate reazioni contrarie, tra cui alcune minacce di morte anonime.