Home Attualità Giancarlo (Confsal Vvf): aspettiamo risposte per categoria Vigili del fuoco

Giancarlo (Confsal Vvf): aspettiamo risposte per categoria Vigili del fuoco

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Roma, 12 mar. (Labitalia) – “Oggi, abbiamo riunito i nostri Stati generali per discutere i punti che saranno al centro del convegno nazionale che abbiamo organizzato domani a Perugia. Il nostro obiettivo è quello di far sentire la voce dei vigili del fuoco, in particolare in questo momento di riforme che il governo Renzi sta portando avanti. Al convegno contiamo molto sulla presenza autorevole del sottosegretario Bocci, affinché possa recepire le nostre istanze. Vorremmo avere delle risposte: da parte nostra facciamo proposte e non proteste, che sono fini a se stesse, cercando di dare come sempre il nostro contributo”. Ad affermarlo a Labitalia è Franco Giancarlo, segretario generale della Confsal vigili del fuoco.
Il sindacato autonomo di categoria ha organizzato, infatti, per domani, a partire dalle 9,30, a Perugia, presso la ‘Sala Brugnoli’ di Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria (piazza Italia 2), il convegno nazionale sul tema: ‘La revisione delle competenze istituzionali del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco nella stagione delle riforme’.
All’evento saranno presenti il sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci, il presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, Eros Brega, il capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile, Francesco Antonio Musolino, il capo del Corpo, Gioacchino Giomi, il segretario generale della Confederazione Confsal, Marco Paolo Nigi, i dirigenti generali del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, la Consulta dei dirigenti e direttivi Confsal Vigili del Fuoco, le Federazioni nazionali aderenti alla Confederazione Confsal e l’Ordine degli ingegneri, degli avvocati e dei geometri, oltre ai delegati della Confsal Vigili del Fuoco provenienti da tutte le regioni d’Italia.
“Innanzitutto – spiega Franco Giancarlo – vorremmo capitalizzare il lavoro svolto sul territorio, arricchendo il Corpo di competenze nuove non solo legate al soccorso ma anche alla previsione e prevenzione, che sono materie strettamente di Protezione civile. Bisognerebbe, quindi, dare ai comandanti la responsabilità del coordinamento di queste materie, come peraltro avviene da parte dei questori nell’ambito dell’ordine pubblico: queste materie di Protezione civile, infatti, potrebbero essere svolte dai vigili del fuoco, dando un servizio sostanziale al paese e al cittadino”.
“Altro aspetto fondamentale – prosegue – è che vorremmo che il Corpo fosse dotato di un nuovo parco automezzi, che sono vecchi di 20 anni e si rischia di rimanere per strada quando andiamo a fare il soccorso alla popolazione, così come i dispositivi di protezione individuale, per i quali chiediamo un ricambio nei tempi giusti, perché bisogna lavorare in sicurezza e questo significa portare a casa salva la pelle”.
“Il Corpo dei vigili del fuoco – ricorda il segretario della Confsal-Vvf- svolge normalmente 750mila interventi l’anno, di cui un 30% è stato abbattuto rispetto agli incendi grazie a una rinnovata prevenzione. Con il nuovo regolamento che ha semplificato le norme, ci auguriamo si possa ancora migliorare, anche attraverso una campagna di informazione verso la cittadinanza per aiutare il lavoro che facciamo”.
Altre proposte della categoria riguardano, poi, la revisione dell’ordinamento del personale, come spiega il segretario generale della Confsal-Vvf: “Il vigile del fuoco, benché vada in pensione a 60 anni, non può svolgere il lavoro in squadra fino a questa età. Quindi, ci deve essere un ordinamento più snello, cercando di fare entrare ragazzi giovani perché il Corpo ha bisogno di nuove leve che possano garantire una condizione di certezza rispetto all’intervento che svolgiamo, sempre per quello che è il nostro unico scopo, cioè aiutare i cittadini”.
Fondamentale, per Franco Giancarlo, è la formazione: “Il vigile del fuoco non si può fare improvvisando, perché è un mestiere che non ti fa sconti. Per questo, vorremmo riuscire a fare anche un’attenta formazione, che significa garantire di più il cittadino e anche salvare la vita”.
“Il vigile del fuoco svolge un’attività che è imprevedibile: quando suona la campana, sale su un mezzo di servizio ed esce per raggiungere il luogo dell’accadimento, non sa mai quello che trova, va incontro alle cose più imprevedibili. A fronte di un lavoro riconosciuto come usurante, chiediamo che si dia una risposta anche economica. Purtroppo, invece, il vigile del fuoco è il meno pagato nell’ambito delle categorie che fanno sicurezza. Per non parlare del discorso della tutela assicurativa e sanitaria. Questo rivendichiamo da tempo e ci auguriamo che nell’ambito delle riforme in atto si possa dare una risposta a una categoria che è sempre vicino al cittadino”, conclude.