Lussemburgo, 18 giu. – (AdnKronos) – Il debito pubblico greco, pari al 175% del Prodotto interno lordo del Paese, è “elevato ma sostenibile”. Sempre che la Grecia “continui ad attuare la sua agenda di riforme”. E’ quanto sostiene l’Esm, il Meccanismo europeo di stabilità, nel suo rapporto annuale. Le misure per ridurre il debito pubblico della Grecia prese dai suoi creditori internazionali hanno garantito un “beneficio importante” nel campo del bilancio e della restituzione del debito stesso. Gli obblighi di pagamento fino al 2023 sono “minimi” e successivamente il rimborso è spalmato su diversi decenni. Il che, in combinazione con tassi favorevoli, rende il debito “complessivamente elevato ma sostenibile”.
In particolare, rileva l’Esm, la Grecia ha ottenuto dai suoi creditori un taglio del debito pari a metà (il 49%) del suo Prodotto interno lordo del 2013 in termini netti. Atene, secondo il rapporto, si sta finanziando a un tasso dell’1,35%, un tasso più basso rispetto a molti altri Paesi dell’area euro e un livello molto inferiore rispetto ai tassi applicati dal Fondo monetario internazionale, pari al 3,6%.
Inoltre, si sottolinea nel rapporto, la scadenza media dei finanziamenti della zona euro alla Grecia è di 32,5 anni e nessun interesse deve essere pagato prima del 2023.