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Ictus nei giovani, focus all’ospedale di Cona

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Ferrara, 2 dic. (AdnKronos Salute) – L’ictus ischemico rappresenta la terza causa di morte, la prima di disabilità permanente e la seconda di demenza. E benché sia un evento che insorge in genere dopo i 65 anni, sta assumendo sempre più importanza anche tra gli under 55 anni: l’incidenza in questa fascia è di 6 casi ogni 100 mila abitanti l’anno, pari al 3-5% di tutti gli ictus ischemici, con un impatto sanitario e socio-economico evidentemente più drammatico. Per questo gli esperti dello Stroke Team dell’ospedale di Cona hanno deciso di dedicare l’edizione 2015 del congresso annuale sull’ictus alla faccia ‘giovanile’ della patologia. L’appuntamento è per venerdì 4 dicembre nell’Aula magna dell’ospedale di Cona, dalle 8.30 alle 18.
Il congresso – informa una nota congiunta dell’azienda ospedaliero universitaria e dell’università di Ferrara – si rivolge a tutte le figure professionali mediche, infermieristiche e tecniche delle discipline coinvolte. I relatori saranno specialisti di livello nazionale e internazionale, che con il massimo grado di aggiornamento discuteranno delle principali malattie responsabili di ictus nella popolazione giovanile, inquadrandone gli aspetti eziopatogenetici, diagnostici e terapeutici specifici.
L’ictus giovanile presenta infatti delle peculiarità sul piano delle cause, dato il ruolo prevalente in questa fascia di età della dissecazione delle arterie cervicali e intracraniche, delle malformazioni cardiache congenite come la pervietà del forame ovale, dell’abuso di sostanze stupefacenti, dell’emicrania, di alcune condizioni genetiche trombofiliche e metaboliche e di alcune patologie ematologiche anche pediatriche, elencano Aou e ateneo. Cause che devono essere sospettate e ricercate specificamente in questo tipo di pazienti con ictus ischemico, poiché spesso richiedono terapie e strumenti profilattici specifici. La gestione del giovane colpito da ictus richiede dunque l’integrazione di competenze multidisciplinari che comprendono neurologo, cardiologo, internista, pediatra, ematologo, neuroradiologo e chirurgo vascolare.