Home Nazionale Il Festival Filosofia 2015 alza il sipario sul tema ‘ereditare’

Il Festival Filosofia 2015 alza il sipario sul tema ‘ereditare’

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Roma, 24 ago. (AdnKronos) – Quasi 200 appuntamenti, fra lezioni magistrali, mostre, giochi per bambini, concerti, spettacoli e ‘cene filosofiche’. Da venerdì 18 a domenica 20 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo va in scena ‘Festival Filosofia 2015: Prigionieri del presente’. Dedicato al tema ‘ereditare’, la quindicesima edizione della kermesse si svolgerà in quaranta luoghi diversi delle tre città, mettendo a tema la diffusa percezione che si sia interrotta una continuità culturale, tanto nei rapporti tra le generazioni, quanto nella trasmissione dei saperi e dei valori.
Piazze e cortili ospiteranno oltre cinquanta lezioni magistrali, in cui maestri del pensiero filosofico si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee dell’ereditare: dagli attuali cambiamenti nelle forme della trasmissione culturale, ai mutati rapporti fra le generazioni; dal ruolo del patrimonio storico-artistico per la memoria all’urgenza educativa, nella scuola e non solo; dallo statuto – anche economico – del debito, alle frontiere dell’ereditarietà genetica, fino alla responsabilità verso le generazioni future che erediteranno il pianeta.
Quest’anno, tra i protagonisti della tre giorni si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Gianrico Carofiglio, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Tullio Gregory, che fa parte del Comitato scientifico del Consorzio, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Federico Rampini (lectio Rotary), Massimo Recalcati, Stefano Rodotà, Chiara Saraceno, Carlo Sini, Gustavo Zagrebelsky e Remo Bodei, presidente del Comitato scientifico del Consorzio.
Nutrita anche la componente di filosofi stranieri. Tra loro, i francesi Jean-Luc Nancy, François Hartog, François Jullien e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; i tedeschi Aleida Assmann, Jan Assmann e Christoph Wulf, i britannici Zygmunt Bauman e Richard Sennett, l’americano Robert Darnton, l’indiana Vandana Shiva.
Il programma filosofico del festival propone anche la sezione ‘la lezione dei classici’, dove esperti commenteranno i testi che nella storia del pensiero occidentale hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema dell’ereditare, dalla lezione di disobbedienza di Socrate, alla dottrina del tempo di Aristotele fino a quella della memoria di Agostino.
Per misurare la rilevanza del tema nell’epoca contemporanea, cruciale è lo snodo di ‘Sull’utilità e il danno della storia per la vita’ di Nietzsche, così come ‘Materia e memoria’ di Bergson con la sua concezione della durata. Se ‘Essere e tempo’ di Martin Heidegger pone la temporalità al cuore del discorso filosofico novecentesco, ‘I sommersi e i salvati’ di Primo Levi passa contropelo gli stereotipi della testimonianza.
Le lezioni magistrali saranno il cuore della manifestazione, accompagnate da un vasto programma che coinvolge performance e conversazioni. Protagonisti Lella Costa, Chiara Gamberale e Paolo Di Paolo, Valerio Massimo Manfredi, Neri Marcorè, Moni Ovadia, Arrigo Sacchi. Nel programma musicale spiccano il concerto di Danilo Rea, ‘Lirico. Piano solo’, che il 19 settembre coniugherà jazz e melodramma, e la serata di canzoni e parole con Niccolò Fabi. Non mancheranno i mercati di libri e le iniziative per bambini e ragazzi.
Oltre trenta le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una personale di Carlo Mattioli e una di Franco Guerzoni, una grande collettiva di arte contemporanea, soprattutto americana, una sulle recenti acquisizioni nelle collezioni fotografiche di Fondazione Fotografia, una sui processi di industrializzazione alimentare per come sono rappresentati nelle figurine, una sul progetto perduto per la Collegiata di Carpi, e una sugli scavi del Tempio di Minerva a Montegibbio presso Sassuolo.
Nell’anno di Expo, non poteva mancare una pista dedicata al nutrimento del pianeta, declinato prevalentemente nelle sue valenze culturali, per mostrare come il sistema sociale ruotante attorno al cibo e all’alimentare vada compreso nei termini di un complesso scambio simbolico con il passato e le tradizioni, non solo culinarie. Saranno uno chef, Massimo Bottura, e un antropologo, Marino Niola, a confrontarsi su passioni, ossessioni e tabù che attraversano la tavola contemporanea, a Modena il 20 settembre alle 21.
A deliziare gli ospiti della kermesse, anche Tullio Gregory, che ha ideato ‘L’eredità nel piatto – I menù filosofici di Tullio Gregory’, un percorso gastronomico che verrà proposto per tre giorni in 80 ristoranti ed enoteche di Modena, Carpi e Sassuolo. Accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei, nella notte di sabato è previsto il ‘Tiratardi’, con iniziative e aperture di gallerie e musei fino alle ore piccole.
Il festival, che negli ultimi due anni ha superato le 200mila presenze, è promosso dal ‘Consorzio per il festivalfilosofia’, di cui sono soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Provincia di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.