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Ilva: protesta per ritardi pagamenti, 300 camion fermi davanti a portineria

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Taranto, 30 gen. (AdnKronos) – Circa 300 camion sono fermi davanti alla portineria C dell’Ilva di Taranto per la protesta del settore dell’autotrasporto a causa dei pesanti ritardi nei pagamenti, relativi ai servizi forniti, da parte dell’azienda siderurgica. Nessuna schiarita su questo fronte è arrivata dall’incontro di ieri sera a Roma tra i commissari dell’acciaieria, le associazioni di categoria degli autotrasportatori e la dirigenza del ministero dello sviluppo economico. Solo rassicurazioni ma nessuna garanzia.
“I titolari delle imprese sono esasperati, da giugno non vengono pagati per i viaggi effettuati – spiega all’ADNKRONOS il segretario della federazione Logistica e Viabilità dell’Ugl Martino Greco – qui c’è gente che non può fare la spesa ordinaria e non può pagare le bollette”. Da quanto si apprende, al momento i camion che trasportano materiale di prima necessità utile alla produzione stanno entrando regolarmente nel siderurgico.
“Noi appoggiamo un tipo di protesta democratica e responsabile continua Greco – ma temiamo che da un momento all’altro le modalità possano diventare più radicali”. In molti casi gli autotrasportatori si sono indebitati e hanno fatto spese e investimenti: gasolio, assicurazione, aggiornamento mezzi. ”Il problema è iniziato –-conclude Greco – nel momento in cui sono subentrati i commissari, prima i pagamenti avvenivano in modo puntuale. Tra l’altro i ritardi nei pagamenti agli autotrasportatori non riguardano solo Taranto. Non è possibile che Renzi non riesca a trovare 150 milioni di euro per pagare i debiti”.