Roma, 16 apr. (AdnKronos) – “Se fosse verificato che i quindici immigrati mussulmani arrestati ieri con l’accusa di aver gettato in mare dodici compagni di religione cristiana, sarebbe un orrore senza fine che getterebbe un’ombra molto pesante sulla condizione dei migranti che cercano di arrivare in Italia a tutela dei loro diritti, quella della vita in primo luogo”. Lo afferma Paola Binetti, deputata di Area popolare.
“E’ incredibile -aggiunge Binetti- che, nonostante fossero tutti in mare aperto ed esposti ad una situazione di gravissimo rischio, invece di essere uniti e solidali tra di loro abbiano litigato per motivi religiosi. Eppure si stavano dirigendo verso un Paese di forti e consolidate tradizioni cattoliche, come l’Italia, disposta ad accoglierli nonostante sia allo stremo delle sue risorse economiche e strutturali. Eppure qualcuno si sente autorizzato a dare sfogo alla propria cristianofobia, gettando un forte sospetto sulle loro intenzioni di inserirsi pacificamente nel nostro Paese e rispettarne regole e cultura”.
“Il problema immigrati sta diventando sempre più complesso, non solo per i numeri che non sono più gestibili solo dal nostro Paese, come proprio stamattina anche l’Onu ha fatto notare. Si va diffondendo una paura sempre più forte, un sospetto sempre più diffuso sui rischi che si possono correre. Ed è un peccato, perché le nostre radici cristiane rendono le persone aperte all’accoglienza e dall’insegnamento costante del Papa giungono nuovi e accorati appelli a combattere la cultura dell’indifferenza, che altro non è che cultura di morte. Così come la violenza subita da quei poveri migranti cristiani che speravano di sentirsi a casa, una volta sbarcati in Italia”, conclude Binetti.