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Immigrati: Calderoli, prima aiutare nostri disoccupati

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Roma, 30 mar. (AdnKronos) – “La provincia di Bergamo è diventata la meta del costoso business dell’immigrazione. Ma prima ci sono i nostri disoccupati da aiutare”. Così Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, in riferimento al trasferimento di profughi nella provincia di Bergamo.
“Prima la collocazione dei clandestini nell’ex asilo San Filippo Neri di Dalmine, poi -prosegue Calderoli- il centro per presunti profughi nella più antica scuola d’Italia, quel Collegio di Celana nel quale hanno studiato Papa Giovanni, Meazza e Mazzola. Mi auguro che il prefetto Ferrandino comprenda l’inopportunità di proseguire con queste scellerate ipotesi e ascolti la voce dei cittadini. Basta con il grande spreco di denaro e di energie per chi viene catapultato nel nostro paese dagli estremisti islamici, come ampiamente dimostrato di recente”.
“Né Dalmine né Caprino sono destinazioni adeguate: chi è qui illegalmente va semplicemente rimandato da dove venuto, esattamente come viene fatto tutti gli altri Stati del mondo. Al governo chiedo di pensare prima a tutti gli italiani disoccupati, sfrattati, esodati, senza un lavoro e una casa: si utilizzino per loro gli spazi e le risorse che abbiamo, poi una volta sistemata tutta la nostra gente si potrà eventualmente pensare anche agli altri”, conclude Calderoli.