Home Nazionale Immigrati: cristiani gettati in mare, proseguono interrogatori fermati

Immigrati: cristiani gettati in mare, proseguono interrogatori fermati

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Palermo, 18 apr. (AdnKronos) – Proseguiranno questa mattina, al carcere Pagliarelli di Palermo, gli interrogatori dei profughi musulmani fermati due giorni fa con l’accusa di omicidio plurimo aggravato per avere gettato in mare, durante la traversata dalla Libia alla Sicilia, dodici cristiani, dopo una lite per motivi religiosi. Ieri pomeriggio il gip del Tribunale di Palermo Guglielmo Nicastro ha ascoltato i primi otto arrestati. Due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre altri sei hanno respinto le accuse. Oggi verranno sentiti dal gip gli altri sei musulmani.
Nel corso degli interrogatori di ieri, a cui era presente anche il pm Renza Cescon, che indaga sulla vicenda con il coordinamento del Procuratore aggiunto, Maurizio Scalia, i sei profughi hanno raccontato che i cristiani siano caduto in mare accidentalmente “a causa della ressa sul gommone”. Ma ad accusarli ci sono le testimonianze dei cristiani che hanno raccontato tutto agli investigatori al loro arrivo a Palermo. Gli uomini della Squadra mobile di Palermo hanno raccolto le testimonianze di sei profughi scampati alla strage nel Canale di Sicilia. La convalida del fermo o la trasformazione in ordine di custodia sarà decisa dal giudice per le indagini preliminari Nicastro tra oggi e domani.
Sempre oggi verrà sentito anche il minorenne arrestato con gli altri 14 profughi musulmani, accusato di avere partecipato alla mattanza. Il ragazzo sarà interrogato dal gip del Tribunale dei minori di Palermo.