Home Nazionale Immigrati: Zaia, via dalle località turistiche, non si aggiunga il danno alla beffa

Immigrati: Zaia, via dalle località turistiche, non si aggiunga il danno alla beffa

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Venezia, 22 apr. (AdnKronos) – “Mentre Renzi, l’Ue, l’Onu, perfino Obama dicono che bisogna fare ciò che io dico da quasi 2 anni, e spero che stavolta lo facciano, lancio un nuovo allarme e un nuovo no ad altri arrivi: lasciate stare le località turistiche perché, alla vigila della stagione estiva e in piena fase di prenotazioni, alla beffa si aggiungerebbe il danno”. Lo dice Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto e ricandidato alle elezioni del 31 maggio, raccogliendo le preoccupazioni che emergono dal mondo dell’imprenditoria e da alcuni Sindaci delle centinaia di località turistiche venete rispetto all’invio in quelle zone di migranti provenienti dalla Libia.
“Sul mercato l’immagine turistica della prima Regione turistica d’Italia con 70 milioni di presenze l’anno – aggiunge Zaia – è fondamentale, e i nostri competitors stanno già cavalcando ampiamente la questione profughi. Sono soprattutto gli europei, quelli di quell’Europa sorda, cieca e nei fatti razzista che ci ha abbandonato e ancora oggi non va oltre le parole e gli annunci di vertici parolai”.
“Nessun migrante deve essere ospitato nelle località di mare, di montagna, al lago o alle terme – incalza Zaia – perché a parole sono tutti buonisti e accoglienti ma poi, nei fatti, un turista la sua vacanza la sceglie il più lontano possibile da eventuali disagi. Ciò va evitato a tutti i costi, perché in un momento di crisi come questo, la prima economia del Veneto non può permettersi altri segni meno, pena il calo del fatturato e la disoccupazione dei lavoratori, sia fissi che stagionali, moltissimi dei quali sono proprio immigrati regolari”.