Home Attualità In Sicilia un piano formativo per storie d’impresa eccellenti

In Sicilia un piano formativo per storie d’impresa eccellenti

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Catania, 25 mag. (Labitalia) – Sono 83 le aziende coinvolte nell’ultimo piano formativo della società Civita di Catania che ha messo insieme tante realtà imprenditoriali dei ‘due angoli’ della Sicilia, il Nord-Ovest e il Sud-Est della dell’isola, con le sue province di Trapani e Ragusa, caratterizzate dalla forte presenza delle filiere del vitivinicolo da un lato e dell’orticolo dall’altro, tipiche anche per l’estrazione e la lavorazione dei materiali lapidei, la pesca e il settore lattiero-caseario.
“Imprese di cui abbiamo voluto raccontare l’eccellenza raggiunta attraverso le loro storie di famiglia e di evoluzione nel tempo e nel territorio – spiega la responsabile Civita, Nanda D’amore – simbolo di una Sicilia che non si arrende alla crisi ed è sempre più competitiva”.
E’ nato così il piano formativo ‘L’economia dei due angoli’, interamente finanziato da Fondimpresa, il più importante fondo interprofessionale di Confindustria Cgil, Cisl e Uil, si è ispirato alla ricerca della fondazione Res. La ricerca ha focalizzato l’attenzione sulle due aree che hanno ereditato dalla storia e capitalizzato nel tempo un saper fare che ha pochi eguali, a cui però si è aggiunta un’importante capacità di ‘innovazione’.
A tre aziende, in particolare, Colle d’oro e Fonte verde di Ispica (settore orticolo), Pan dittaino di Enna (settore cerealicolo) e Nino Castiglione di Trapani (settore pesca), sono dedicate le monografie, realizzate da tre ricercatrici catanesi del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Catania: ‘Pionieri della qualità, la ‘scommessa verde’ dei fratelli Calabrese’ di Alessia Facineroso, ‘La modernità del pane che c’era una volta’ di Chiara Maria Pulvirenti, ‘Imprenditori tra terra e mare – La famiglia Castiglione e le tonnare di Trapani’ di Concetta Sirena.
“Tre imprese che rappresentano l’eccellenza nel panorama dell’economia siciliana, tre storie – sottolinea Giuseppe Barone, direttore del Dipartimento di Scienze politiche – che raccontano le vicende di tre generazioni di imprenditori che partendo dal territorio e dalla piccola impresa hanno costruito nel tempo realtà leader che hanno saputo coniugare tradizione e modernità, un esempio da imitare”.
“Abbiamo la possibilità di far leva sulla tradizione millenaria che caratterizza l’economia siciliana – dice Biagio Pecorino, ordinario di Economia agroalimentare, Di3A – e portarla nei mercati nuovi ed emergenti, disponibili a pagare un prodotto di qualità, sano e differenziato. Per fare questo, le aziende hanno bisogno di capitale umano e di attività di formazione che migliori l’esperienza del personale e che consenta di essere preparati e proiettarsi ai nuovi mercati”.
“Sono aziende che rappresentano quanto di meglio si è sviluppato negli anni in questa parte di Sicilia – commenta Antonella Rizza, di Civita srl – e che hanno accolto con grande disponibilità il fare formazione soprattutto in settori innovativi, come la comunicazione, il lavorare in gruppo, migliorare le competenze linguistiche, e noi abbiamo riscontrato una voglia e una necessità di migliorare formare al meglio i propri dipendenti”.
I lavoratori coinvolti nel piano sono stati 920 (723 uomini e 197 donne) con un forte percentuale (655) di under 45 di età. L’obiettivo del piano è quello di accrescere la competitività delle imprese, aumentando le competenze per poter affrontare con successo la sfida della globalizzazione, rafforzando i punti di forza di cui le aziende dispongono.
Il piano ‘Economia dei due angoli’ segue ‘Prometeo’, dedicato a 74 aziende del comprensorio Taormina-Etna del settore prevalentemente turistico-alberghiero e a ‘Baroque’, che ha raccontato la storia di 102 aziende della filiera agro-alimentare seguendo la linea ideale del barocco nelle tre province Catania, Siracusa e Ragusa.