Home Nazionale Incidenti: vedova vittima strada, Renzi approvi omicidio stradale/ Adnkronos (3)

Incidenti: vedova vittima strada, Renzi approvi omicidio stradale/ Adnkronos (3)

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(AdnKronos) – Secondo Marina Fontana, “i tempi dell’attuale Giustizia Italiana per le vittime della strada sono biblici – ad esempio nel mio caso: sono già trascorsi 19 mesi, abbiamo dovuto aspettare quasi un anno perché si decidesse di rinviare a giudizio l’autista turco: dal 27 luglio 2013 solo il 15 luglio 2014 è stato deciso il rinvio a giudizio, la prima udienza è avvenuta giorno 8 gennaio 2015 ed è stata rinviata al 21 maggio 2015 – racconta con rabbia – Al contrario dopo pochi mesi dall’incidente abbiamo ricevuto e saldato una fattura per un totale di 1.641 euro, inviatami dalla ditta del soccorso stradale che aveva preso in custodia i rottami della nostra Lancia Thesis, che elencava le spese di recupero, demolizione, trasporto a demolizione, sosta dal 27/07/2013 al 15/01/2014”. Ho sempre detto che è corretto pagare chi effettua un lavoro, infatti abbiamo subito effettuato il bonifico ma consentitemi di dire che sono rimasta senza parole, al dolore si è aggiunta la beffa: “ ci hanno distrutto, massacrati, rubato il futuro e la vita di Robi e arriva anche da pagare..””.
Anni di udienze “per poi arrivare ad una sentenza di condanna che con la condizionale e/o patteggiamento significa, nella maggior parte dei casi, niente prigione e niente pene rieducative alternative, ma al contrario solo pochi mesi di sospensione della patente che viene ridata come se nulla fosse accaduto”, lamenta Marina Fontana. La lotta per l’omicidio stradale l’ho cominciata dal cuore, pensando al mio amore per Roberto e all’ingiustizia che stiamo vivendo, consapevole che non mi ridarà mio marito, non mi farà usufruire delle nuove sentenze che si avranno con reato di omicidio stradale, il penale non è mai retroattivo, ma mi consentirà di credere che altre persone potranno avere una giustizia che per me non ci sarà mai, una legge che servirà da deterrente e che aiuterà a punire e rieducare chi sbaglia e si macchia di questi delitti – dice – Non voglio più tacere, sono stanca di sentirmi governata da uomini e donne dediti alla politica per fini personali, bruttissima copia di quello che dovrebbero essere i rappresentanti delle istituzione”.
“Tante promesse, tanti slogan, tanti disegni di legge che parlano di ergastolo della patente e di omicidio stradale, ma ci sorprendono le azioni contrarie alle tante promesse, quando si scopre che nel silenzio generale tra i 112 reati depenalizzati sono stati inseriti l’omissione di soccorso stradale e anche l’omicidio colposo”, dice Marina. “Fino a quando avrò respiro non smetterò mai di lottare, di chiedere l’omicidio stradale, di urlare che occorre guardare il problema a 360°, tenendo conto della distrazione volontaria e dell’alta velocità insieme alla droga e all’alcol – dice ancora – Oggi in Italia non esistono pene certe, esiste invece quello che io chiamo l’ergastolo del dolore per i familiari delle vittime della strada”. E conclude: “Ancora una volta mi rivolgo al Governo, con la voglia di essere sempre fiduciosa che, nonostante i tentennamenti e i ritardi, l’impegno assunto dal Presidente Matteo Renzi nel suo discorso di insediamento del governo, sull’istituzione del reato di omicidio stradale possa essere ancora mantenuto. Ho scritto anche al nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella perché ci aiuti, perché prenda posizione immediata e indichi al Governo che non c’è più tempo da perdere; troppi morti innocenti e senza giustizia aspettano che per il futuro ci sia una vera giustizia”.