Roma, 27 ott. (AdnKronos) – La crisi europea della siderurgia e delle industrie energivore e le nuove norme allo studio da parte della Commissione europea sulle emissioni delle auto dopo lo scandalo Volkswagen sono state oggi al centro di due telefonate che il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha avuto con il suo omologo inglese Saijd Javid e con il Commissario Ueall’Industria Elzbieta Bienkowska.
Con Bienkowska, secondo quanto si apprende, il ministro ha affrontato il tema della proposta sulle emissioni di veicoli a motore che domani sarà presentata dalla Commissione agli Stati membri. La proposta contiene una nuova regolamentazione sui controlli su strada, che prevede l’entrata in vigore dei controlli stessi entro determinate finestre temporali (dal 2017 al 2020 a seconda dei modelli di motori) e, soprattutto, nuovi criteri tecnici di conformità, molto più restrittivi rispetto agli attuali in vigore.
Guidi ha chiesto al Commissario di decidere con ragionevolezza e senza la spinta emozionale seguita allo scandalo Volkswagen. Non si tratta infatti, ha spiegato Guidi, di mettere in discussione il rispetto dell’ambiente e delle persone, quanto di raggiungere tali obiettivi senza pregiudicare investimenti produttivi che sono stati già fatti e che nel breve periodo non possono essere modificati, se non mettendo a rischio intere filiere produttive con notevoli ripercussioni sulla competitività del settore in Europa e con ricadute pesanti sull’occupazione.