Home Nazionale Influenza: 1,4 mln italiani colpiti, in alcune Regioni c’è tempo per vaccino

Influenza: 1,4 mln italiani colpiti, in alcune Regioni c’è tempo per vaccino

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Roma, 19 gen. (AdnKronos Salute) – L’influenza è ormai in costante aumento. Come indicano i dati forniti dal Rapporto InfluNet, durante la seconda settimana del 2015 i casi stimati di sindrome influenzale sono stati circa 350.000, per un totale di circa 1.391.000 di casi dall’inizio del periodo di sorveglianza. Lo ricorda l’Agenzia italiana del farmaco, che in una nota sottolinea come sia “importante vaccinarsi, soprattutto per chi appartiene alle categorie a rischio, e chi non si è vaccinato in alcune Regioni è ancora in tempo per farlo”.
Le regioni più colpite, in base agli ultimi dati disponibili, sono Marche e Veneto, seguite da Campania ed Emilia Romagna. La fascia d’età maggiormente bersagliata dal virus è quella dei bambini al di sotto dei 5 anni, con un’incidenza pari a 11,15 casi per mille assistiti. Si è verificato un brusco aumento del numero dei casi anche nella fascia dei giovani adulti: nella fascia d’età tra i 5 e i 14 anni il valore si attesta a 6,37. Nella fascia 15-64 anni il livello dell’incidenza è 6,23, mentre tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni è 2,80 casi per mille assistiti.
In Italia le complicanze dell’influenza causano circa 8.000 decessi l’anno, in particolare nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio. “La vaccinazione costituisce la principale misura di prevenzione dell’influenza, sia perché aumenta notevolmente la probabilità di non contrarre la malattia sia perché, in caso di sviluppo di sintomi influenzali, questi sono molto meno gravi e, generalmente, non seguiti da ulteriori complicanze”, ricorda l’Aifa. “Per contrastare l’influenza stagionale e la sua diffusione tra la popolazione, sono raccomandate inoltre alcune misure di prevenzione come lavare spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; rimanere a casa quando si è malati, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone; assumere farmaci in grado di ridurre la temperatura e il dolore solo quando strettamente necessario. Nella sindrome influenzale senza complicanze di origine batterica – conclude – non è raccomandato l’uso di antibiotici”.