Home Nazionale Infortuni su lavoro, per medico obbligo denuncia telematica a Inail

Infortuni su lavoro, per medico obbligo denuncia telematica a Inail

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Roma, 1 ott. (AdnKronos Salute) – Qualunque medico presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro o con malattia professionale, “dal 23 settembre, è obbligato a rilasciare un certificato, ai fini degli obblighi di denuncia, e a trasmetterlo esclusivamente per via telematica all’Istituto assicuratore”. Lo prevede l’articolo 21 del decreto legislativo 151/15, che modifica l’articolo 53 del Dpr 1124/65, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n.221 del 23 settembre. A darne notizia è la Federazione degli Ordini dei medici, che ha chiesto “un incontro, in tempi brevi, con il ministero della Salute per proporre i necessari correttivi”.
“Tale obbligo, che riguarda la diretta ed estesa responsabilità professionale e che comporta problemi organizzativi rilevanti per i medici – come evidenzia la stessa Fnomceo in una lettera inviata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin – è stato deliberato senza alcuna consultazione dell’organo istituzionale che regola la professione”.
Secondo la Federazione, sono due i punti di maggior criticità derivanti dal decreto legislativo. Innanzitutto, “l’estensione dell’obbligo di certificazione telematica di infortunio lavorativo si configura in modo analogo a una ‘denuncia’ per qualunque medico presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro. Ciò comporta inoltre la necessità di accreditare al sistema informatico dell’Inail tutti gli iscritti all’albo, presupponendo il possesso di strumenti informatici e connettività adeguati”.
Inoltre, evidenzia la Fnomceo, “obbligare tutti i professionisti ad accreditarsi e a utilizzare i servizi telematici dell’Inail per svolgere un’attività che, in assenza di qualsiasi convenzione con l’Istituto assicuratore, si configura come libero professionale, è incongruo e difficile sotto il profilo organizzativo, poco utile e oneroso per i cittadini interessati”.
“Ancora una volta, la semplificazione dei compiti della Pubblica amministrazione viene posta a carico dei professionisti e dei cittadini. Questa nuova incombenza burocratica è l’ennesimo motivo di disagio e difficoltà per la professione medica e si aggiunge alle numerose motivazioni della mobilitazione di tutti i colleghi già indetta, in accordo con sindacati medici e società scientifiche, per le prossime settimane”. conclude la Federazione.