Home Nazionale Iran: divieto donne negli stadi, ong chiede squalifica da campionati volley

Iran: divieto donne negli stadi, ong chiede squalifica da campionati volley

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Roma, 23 giu. (AdnKronos/Aki) – “Adottare nei confronti dell’Iran la stessa punizione esemplare attuata per il Sudafrica ai tempi dell’Apartheid e cioè la squalifica dell’Iran da tutte le competizioni internazionali di pallavolo”. E’ la richiesta che l’associazione Neda Day, che si batte per la difesa dei diritti umani in Iran, ha rivolto alla Federazione internazionale pallavolo (Fivb), in una lettera indirizzata al suo presidente, Ari S. Garca, al presidente del Coni, Giovanni Malagò, e al presidente della Federazione italiana pallavolo, Carlo Magri.
La richiesta è stata formulata dal presidente del’associazione con sede a Pordenone, Taher Djafarizad, dopo che il 19 giugno è stato nuovamente impedito alle donne iraniane di assistere a un incontro tra squadre maschili, quello tra Iran e Usa per le qualificazioni alla World League di pallavolo, che si disputava a Teheran. “Tale incontro – si legge nella lettera – era sotto osservazione dei delegati internazionali della Federazione Volley, poiché il governo iraniano si era impegnato a consentire alle donne di presenziarvi, distribuendo tra loro 500 biglietti, su un totale di 12.000 posti”.
Il passo, secondo Djafarizad, era stato compiuto dalle autorità iraniane in seguito alla “condanna da parte dell’opinione pubblica mondiale, europea e italiana e della Federazione internazionale pallavolo, che aveva ‘punito’ Teheran spostando lo svolgimento del Campionato internazionale Under 19 dall’Iran all’Argentina”. All’ultimo momento, però, le autorità iraniane hanno deciso di confermare la prassi di vietare alle donne l’accesso allo stadio, nonostante i biglietti già distribuiti.