Home Nazionale Jobs Act: Fidaldo, in lavoro domestico alto rischio contenzioso

Jobs Act: Fidaldo, in lavoro domestico alto rischio contenzioso

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Roma, 16 apr. (Adnkronos/Labitalia) – Fidaldo, associazione firmataria del contratto collettivo nazionale del lavoro domestico, è “molto preoccupata per l’innalzamento del plafond del lavoro accessorio a 7.000 euro, essendo applicabile al lavoro domestico senza il massimale di 2.000 euro per singolo committente come previsto, invece, per imprenditori e professionisti”. Nel commentare lo schema di decreto attuativo del Jobs Act sulle forme contrattuali, Fidaldo sottolinea “l’esistenza di molteplici casi di ricorso al giudice già presentati e la concreta possibilità di contenzioso su vasta scala per rivendicare ferie, 13ma, Tfr ed ogni altro istituto contrattuale non applicato”.
“Il 70-90% dei rapporti non a tempo pieno, anche se costanti, rientrerebbero in tale importo, contraddicendo il concetto di accessorietà ribadito più volte nel documento del governo inviato alle Camere”, spiega la federazione che riunisce le associazioni Nuova collaborazione, Assindatcolf, Adlc, Adld.
“Peraltro – sottolinea Fidaldo – un valore ridotto in termini di tempo o di importo (2.000 euro come per imprese e professionisti) ribadirebbe il concetto di ‘lavoro occasionale di tipo accessorio’ previsto all’origine della norma. Il valore medio dei voucher erogati annualmente dal singolo datore di lavoro, nel settore domestico, secondo le nostre valutazioni ammonta a 2.083 euro, mentre oltre il 60% dei rapporti di lavoro domestico non supera la retribuzione annuale di 7.000 euro, importi questi facilmente riscontrabili dai dati pubblicati dall’Inps”.