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Jobs Act: Sindacati chimici, no a ‘ricopiatura’ in contratti lavoro

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Roma, 9 mar. (Adnkronos/Labitalia) – No a una ‘ricopiatura’ integrale delle norme del Jobs act nei prossimi rinnovi dei contratti collettivi di lavoro. E’ il messaggio alle imprese che arriva da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che entro giugno contano di presentare le piattaforme unitarie per il rinnovo dei contratti di lavoro per i settori chimici, gas-acqua, energia-petrolio, gomma plastica e lavanderie industriali, che interessano circa 400mila lavoratori.
“Bisognerà vedere innanzitutto l’opinione delle imprese, noi di certo -spiega a Labitalia, Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil- non saremo disponibili a ricopiare il Jobs act così com’è nei contratti nazionali di lavoro. E’ una legge, va bene alle imprese, ma a noi non va bene. Ci sono dei pezzi palesemente incostituzionali e noi siamo pronti ad avviare un contenzioso legale. A meno che le imprese -sottolinea- non ritengano che la legge si possa cambiare nei contratti e allora in questo caso se ne può discutere”.
Uno dei nodi fondamentale è l’applicazione delle nuove norme sui licenziamenti collettivi ai nuovi assunti, non prevedendo la reintegra, come invece avverrà ancora per i vecchi assunti. “Nel caso dei licenziamenti collettivi -spiega Miceli- ci ritroveremo con lavoratori che, all’interno di una stessa azienda e nel medesimo procedimento, potranno da una parte essere riassunte e dall’altra avere solo un indennizzo. E quindi verrà smentita la norma costituzionale che prevede che tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge”.