Home Nazionale L.elettorale: Area riformista a Renzi, no rottura, riaprire dialogo (2)

L.elettorale: Area riformista a Renzi, no rottura, riaprire dialogo (2)

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(AdnKronos) – “Ma su quale terreno -si legge tra l’altro nel documento- noi poggiamo questo impianto di riforme? Questo percorso è iniziato con il cosiddetto ‘Patto del Nazareno’, maggioranza di governo più Forza Italia. Questo patto non c’è più. Forza Italia ha commesso un errore gravissimo, lasciando il tavolo delle riforme in maniera incomprensibile con l’elezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica. All’orizzonte si profila un altro, enorme rischio: una frattura dentro il Pd. Se così fosse su quale terreno facciamo camminare le riforme? È vero che le riforme sono ineludibili è altrettanto indispensabile farle bene”.
“Nessuno di noi vuole veti, ricatti, ultimatum come pure siamo convinti che la parola scissione non debba far parte del vocabolario del Pd. Questa rottura -insistono gli esponenti di Area riformista- non possiamo permettercela. Riflettiamo. Senza fermarci. Possiamo andare avanti al doppio della velocità, se necessario. Però attenzione, perché le riforme devono poggiarsi su un terreno largo. E questo terreno si è già ristretto. È solo la maggioranza a fare le riforme. E se anche un pezzo del Pd non ci sta, rendiamo quel disegno essenziale più debole e non più forte. C’è ancora uno spazio possibile per trovare un’intesa? Si, c’è”.
“Abbiamo davanti ancora alcuni giorni da oggi al momento in cui il provvedimento arriverà in aula per l’approvazione finale. Dobbiamo allora fare tutto lo sforzo possibile e prenderci ogni margine utile per trovare un’intesa. Rivendichiamo i passi avanti che sono stati fatti a partire dalla questione di genere e dalle soglie di accesso ma riteniamo ancora possibile riaprire il testo alla Camera in accordo con il gruppo del Pd al Senato e con tutta la maggioranza di governo. È per noi prioritaria l’esigenza di ridurre il numero dei nominati tra i partiti che non prendono il premio di maggioranza. Non dividiamo il Pd. L’esito porterebbe a restringere troppo il campo su cui queste riforme si poggiano. La sfida delle riforme è fondamentale per guidare il nostro Paese in una fase nuova e deve essere la sfida di tutto il Pd”, conclude il documento.