Roma, 28 apr. (AdnKronos) – La fiducia sulla legge elettorale? “Non mi sorprende affatto, queste sono persone abituate a infrangere le regole, hanno la propensione a farlo”. Così il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S, allontanandosi dall’Aula di Montecitorio. “Stavolta, però – aggiunge – pagheranno, perché i cittadini si chiederanno: ‘tutto questo casino per una legge elettorale?”.
Una legge che “oltretutto riporterà i nominati in Parlamento, che chiaramente si guarderanno bene dal cambiarla. Quindi si ricreerà la stessa situazione che abbiamo già visto per il Porcellum”, ovvero avanti “per anni, finché non la dichiareranno incostituzionale”. “Ho visto facce frustate nella maggioranza – assicura poi il grillino – perché non hanno deciso loro, hanno subìto una decisione presa sulle loro teste. Ora sta a loro decidere se tenersi la poltrona o rispettare la dignità delle istituzioni”.
Quanto alle parole di Ettore Rosato, che in Aula ha sostenuto che in fondo al M5S questa legge piace, Di Maio replica che nella legge non c’è nulla di quanto chiesto dai grillini. “Dove sta – chiede – il no ai condannati e alle candidature plurime? E dei capilista bloccati, vogliamo parlarne? Rosato fa l’avvocato di Renzi, è uno dei pochi qui dentro che ha la possibilità di parlargli al telefono. Qui ormai siamo al palcoscenico, non c’è più istituzione democratica. Qui viene la Boschi e legge il suo biglietto…”.