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L.Stabilità: Patuelli, su Ires interlocuzione costruttiva in corso

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Milano, 18 nov. (AdnKronos) – Sulle “contraddizioni” tra le normative in materia fiscale “c’è un’interlocuzione in corso avanzata e costruttiva, perché delle bizzarrie, quando si incrociano normative pensate singolarmente, vanno razionalizzate le conseguenze”. Lo dice il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, parlando, in conferenza stampa a Milano a margine del comitato esecutivo, del caso della programmata riduzione dell’Ires contenuta nella legge di stabilità, che rischia di avere ripercussioni negative sui patrimoni delle banche italiane, incidendo negativamente sui crediti d’imposta.
Ieri, ha confermato Patuelli, si è è riunito un comitato di presidenza sulla questione. Il problema, spiega, “concerne una bizzarria che riguarda specialmente l’Italia, dove negli anni passati erano stati posti dei balzelli di originalità elevata sul trattamento fiscale delle perdite su crediti. Fino a due anni fa erano spalmate su 18 anni, poi siamo riuscite a ridurle a cinque con il governo Letta e, con la legge del 6 agosto scorso, siamo arrivati in Europa, portando il periodo a un anno”.
“Però lo stock dei crediti di imposta – continua Patuelli – ovverosia lo stock dell’anomalia delle normative italiane, si incontra con l’annuncio di una riduzione della pressione fiscale su tutte le imprese, quindi comprese quelle bancarie. Arriva, in questo incrocio giuridico un po’ bizzarro, una norma Ias che regolamenta anche le ipotesi di annuncio, che è una normativa un po’ strana”. Patuelli non conferma la quantificazione (6 mld), stimata dal Messaggero, “perché non siamo dei rabdomanti”. “A me – conclude – interessa la linearità del principio giuridico vigente in Italia con quello vigente in Europa”.