Home Nazionale La Corte suprema dell’Arabia Saudita rivedrà la condanna a mille frustate imposta al blogger Badawi

La Corte suprema dell’Arabia Saudita rivedrà la condanna a mille frustate imposta al blogger Badawi

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Riad, 16 gen. (AdnKronos/Aki) – La Corte suprema saudita rivedrà la condanna a dieci anni di carcere e mille frustate imposta lo scorso 5 novembre da un tribunale di Gedda nei confronti del blogger Raif Badawi, riconosciuto colpevole di offese all’Islam e di violazione delle leggi sulle comunicazioni elettroniche. Lo ha riferito la moglie dell’attivista, Ensaf Haidar, alla Bbc. Venerdì scorso Badawi era stato sottoposto a 50 frustate e altrettante gli sarebbero state inflitte oggi se le autorità saudita non avessero sospeso la fustigazione per ”ragioni mediche”. Proprio ieri, infatti, un medico aveva avvertito che Badawi non sarebbe sopravvissuto a ulteriori frustate.
La condanna inflitta al blogger saudita aveva indignato la comunità internazionale e proprio ieri Amnesty International aveva chiesto al governo britannico di fare pressioni su quello saudita. ”Le pressioni internazionali sono fondamentali”, aveva detto la moglie di Badawi, fuggita in Canada con i loro tre figli, evidenziando le ”precarie condizioni di salute” del marito.
Badawi, 30 anni, era stato arrestato il 17 giugno 2012 e da allora si trova in un carcere di Gedda. Le autorità hanno anche messo al bando il sito web da lui creato, Liberal Saudi Network, ma online sono circa 14mila le persone che hanno firmato una petizione per chiedere al re saudita Abdullah di graziare Badawi e di fermare quella che è stata definita ”una forma medievale di tortura”.
Oltre a essere stato condannato a 10 anni di carcere e a mille frustate, il blogger deve anche pagare una multa di un milione di rial sauditi, pari a circa 200mila euro. Il 28 maggio scorso gli è anche stato imposto il divieto per 10 anni, alla fine della condanna, di lasciare il Paese e quello, della stessa durata, di svolgere qualsiasi tipo di attività nel campo dei media.