Home Nazionale ‘L’arte dei mattoncini’, a Roma le spettacolari opere di Sawaya fatte con i Lego

‘L’arte dei mattoncini’, a Roma le spettacolari opere di Sawaya fatte con i Lego

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Roma, 28 ott. (AdnKronos) – “Per fortuna l’arte non ha regole!”. E’ il motto che l’artista statunitense Nathan Sawaya ama ripetere nel descrivere le sue opere, che condensano Pop Art e surrealismo, raccontano storie, trasmettono emozioni e stati d’animo e sorprendono. Sorprendono perchè a lui, per realizzarle servono creatività, ispirazione, tanta manualità e pazienza, ma soprattutto tanti, tantissimi mattoncini Lego. Dopo il grande successo mondiale con milioni di visitatori, arriva per la prima volta in Italia la mostra “The Art of the Brick”, allestita nello Spazio Eventi SET di via Tirso, a pochi passi da villa Borghese.
Per la Cnn è tra le 10 mostre più seguite al mondo, e l’esposizione romana, aperta al pubblico fino al 14 febbraio – presentata questa mattina alla stampa – non delude, con più di 80 opere, realizzate con oltre un milione di mattoncini.
Tra le creazioni, la ricostruzione o la reinterpretazione di capolavori d’arte universalmente riconosciuti (dalla Gioconda alla Venere di Milo, il soffitto della Cappella Sistina, l’urlo di Munch, il Bacio di Klimt), enormi sculture, come lo scheletro lungo 6 metri di T- Rex, costruito con oltre 80.000 mattoncini, ma anche opere più intime, come quelle della sezione “Condizione umana”, dove l’artista si racconta, mettendo a nudo le sue paure e i suoi traguardi, la sua metamorfosi personale, anche quella che da avvocato lo ha portato a scegliere tutt’altra strada, per diventare un ‘artista di mattoncini’ a tempo pieno.
Statunitense di Colville, dello stato di Washington, Nathan si è laureato in legge, all’Università di New York, città dove risiede prima di iniziare a lavorare come avvocato da Winston& Strawn. Nel 2004 però, dopo aver venduto per un pò le sue opere su internet, “il sito crolla per le troppe richieste” – racconta – e a quel punto decide che quella di ‘artista di Lego’ sarà la sua professione a tempo pieno. Arte che esprime nei suoi art studio di New York e Los Angeles, dove ha più di 4 milioni di mattoncini.
La sua prima esibizione personale risale al 2007 dove ha avuto un enorme successo. A oggi le sue opere sono già parte di alcune collezioni di arte contemporanea di musei del Nord America, ed è considerato tra i più famosi e premiati artisti contemporanei.
“Il lavoro di Nathan Sawaya – sottolinea il curatore della mostra Fabio Di Gioia – colpisce immediatamente, forse anche più l’adulto che il bambino. Le opere infatti sembrano tutte facilmente realizzabili: basta avere a disposizione un buon numero di mattoncini e attaccarli secondo uno schema. Ma in ‘The Art of The Brick’ c’è soprattutto l’elemento del genio, nascosto dal divertissement, che esprime sia l’arte, reinterpretandola, sia la condizione umana. E questo è piuttosto un gioco da adulti. Introdurre la mostra di Sawaya in Italia, riconosciuta terra del genio e dell’arte è dunque un atto vincente poiché ci sembra di riportare in Patria qualcosa che in fondo, ci appartiene”, conclude.