Home Nazionale Lavoro: Cgil, decreto contratto a tutele crescenti sbagliato e inemendabile

Lavoro: Cgil, decreto contratto a tutele crescenti sbagliato e inemendabile

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Roma, 20 gen. (AdnKronos) – Un provvedimento che ridefinisce “la regolamentazione dei licenziamenti”, e non “la introduzione di una fattispecie contrattuale definita ‘a tutele crescenti’ ancorché a tempo indeterminato”. Per questa ragione preliminare, “che traduce in una secca monetizzazione il diritto alla tutela in caso di licenziamento senza giusta causa, oggettivo o soggettivo, individuale e collettivo”, la Cgil valuta “sbagliato ed inemendabile il testo di decreto presentato dal Cdm”. E’ quanto si legge nei testi consegnati dalla Cgil oggi in audizione alla commissione Lavoro del Senato sul decreto ‘recante disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti’ e su quello relativo al ‘riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati’, in attuazione della cosiddetta legge ‘Jobs Act’.
Per quanto riguarda il provvedimento di riordino degli ammortizzatori sociali, la Cgil, che ha sempre sostenuto la necessità di una riforma universale degli ammortizzatori sociali, ritiene “che il decreto complessivamente comunque non assolva alla funzione di rendere le misure veramente universali, così come da tempo pronunciato e sostenuto da parte del Governo. In particolare per i lavoratori parasubordinati si rimarcano notevoli differenze, sia per requisiti che per durata, rispetto ai lavoratori subordinati”.
Per quanto riguarda il decreto sul contratto a tutele crescenti, secondo la Cgil, “il provvedimento nel suo insieme, oltre che generalizzare la pratica della precarizzazione dei rapporti di lavoro, divide i lavoratori tra chi un lavoro ce l’ha e i nuovi assunti. Esattamente il contrario di ciò di cui ha bisogno il mondo del lavoro, e cioè di superare le divisioni e le contrapposizioni introdotte da una vasta e diffusa legislazione sui rapporti e sulle tipologie di lavoro che hanno indebolito ed impoverito il lavoro”.