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Legge stabilità 2015: le novità in sintesi

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Legge stabilità 2015: le novità in sintesi

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale avvenuta il 29 dicembre 2014 è entrata in vigore la Legge di Stabilità per il 2015 che prevede molte ed importanti novità in materia fiscale
Queste, sinteticamente, le maggiori novità.
Slittamento Local Tax – doveva essere istituita nel 2015 ma slitta al 2016. Nel frattempo IMU e TASI restano invariate nelle percentuali massime applicabili dai Comuni.
Bonus di 80,00 Euro lavoratori dipendenti – Dapprima previsto sino al 31.12.2014 il bonus di 80,00 Euro diviene strutturale per i dipendenti con reddito annuo inferiore a 26.000 Euro. In misura intera se il reddito non supera i 24.000 Euro e rapportato al reddito se compreso nella fascia 24/26.000 Euro annui.
Ristrutturazioni edilizie – confermati anche per il 2015 gli sconti per coloro che effettuano ristrutturazioni edilizie (50%)e riqualificazione energetica (65%).
IRAP: completamente deducibile il costo del lavoro – dal 1° gennaio 2015, pertanto con le dichiarazioni dei redditi che verranno presentate nel 2016, le imprese che occupano personale dipendete potranno portare in detrazione dall’IRAP l’intero ammontare del costo del lavoro. Alle micro imprese senza dipendenti è riconosciuto un credito d’imposta pari al 10%.
Split Payment – Con decorrenza dai pagamenti in essere dal 1° gennaio 2015 la Pubblica Amministrazione procederà a liquidare ai propri fornitori il solo importo imponibile versando l’IVA direttamente all’Erario.
Fisco: controlli mirati ed utilizzo delle banche dati – L’Agenzia delle Entrate potrà utilizzare, per procedere agli accertamenti volti alla lotta all’evasione fiscale, tutte le banche dati a sua disposizione al fine di effettuare controlli mirati derivanti dall’incrocio dei dati in esse contenuti. Nelle verifiche degli indicatori ISEE potrà inoltre tenere conto della giacenza media dei c/c anziché del saldo al 31.12.
Ravvedimento operoso – Più tempo per il ravvedimento operoso che si potrà effettuare sino alla decadenza del termine di accertamento. Il contribuente potrà avvalersi dell’istituto del ravvedimento anche ad accesso avvenuto ma in questo caso lo sconto sulle sanzioni sarà minore.
TFR in busta paga – I dipendenti del settore privato potranno richiedere l’anticipo del TFR mensilmente maturato direttamente nella busta paga per il periodo che va dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018. In questo caso la quota di TFR sarà tassata con l’aliquota IRPEF ordinaria anziché a tassazione separata (normalmente più conveniente).
Regime fiscale agevolato – E’ stato del tutto ristrutturato il regime dei minimi. Coloro che vi rientrano potranno versare un’aliquota del 15%, a titolo d’imposta, calcolata applicando ai ricavi una percentuale di redditività diversa per i vari settori di attività. Sono anche previste soglie di ricavi per l’accesso al nuovo regime differenziate anch’esse per le varie attività.
Rivalutazione terreni: prorogati i termini – Sono prorogati al 30 giugno 2015 i termini per presentare la perizia di stima ed effettuare il pagamento della prima rata (se si opta per la rateizzazione) o totale dell’imposta sostitutiva per la rivalutazione dei terreni e/o delle partecipazioni in società. L’aliquota è innalzata, nel caso di terreni e partecipazioni qualificate, dal 4% all’ 8% mentre per le partecipazioni non qualificate dal 2% al 4%.
Pellet – Per i pellet in legno l’aliquota IVA passa dal 10% al 22%.
Queste alcune delle novità introdotte dal corposo decreto (oltre 700 commi per più di 70 pagine) emanato dal Governo. Si ricorda inoltre che è già legge la riforma del mercato del lavoro (jobs act) di cui tratteremo separatamente.

Vogliamo infine ricordare, anche se la cosa non ha attinenza con la Legge di Stabilità, che il prossimo 26 gennaio scade il termine per il pagamento dell’IMU dovuta sui terreni agricoli.