Home Nazionale Lione, l’ex allenatore di Salhi: “Doppia personalità, una bomba a scoppio ritardato”

Lione, l’ex allenatore di Salhi: “Doppia personalità, una bomba a scoppio ritardato”

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Parigi, 28 giu. AdnKronos) – Yassin Salhi, l’uomo arrestato per la decapitazione del suo datore di lavoro e il tentativo di causare un’ esplosione in una fabbrica di gas vicino Lione, aveva “una doppia personalità”. Lo ha raccontato a Le Parisien l’ex allenatore di arti marziali di Salhi, che parla del suo allievo come di “una bomba a scoppio ritardato”.
Salhi, un uomo massiccio con barba e capelli lunghi, ha iniziato a frequentare la palestra circa quattro anni fa. Aveva colpito l’allenatore perché era capace di grande dolcezza, ma poi aveva degli scoppi di rabbia incontrollabile. “Nei combattimenti faccia a faccia – racconta l’insegnante – si lasciava picchiare senza reagire e senza proteggere il volto. E poi, dopo qualche minuto, esplodeva di collera e picchiava con rabbia in tutte le direzioni. Era pericoloso per sé e gli altri”.
Nelle sue conversazioni fuori dai corsi, Salhi parlava sempre dell’Islam e aveva raccontato all’allenatore di essere stato sei mesi in Siria fra il 2010 e il 2011 per studiare in una scuola coranica.
Salhi non arrivava sempre da solo in palestra. A volte era accompagnato da tre uomini che chiamava i “suoi fratelli”, in altre occasioni lo aspettavano in macchina la moglie e i tre figli. Smise di frequentare la palestra quando furono imposte regole più strette a tutela della laicità. L’allenatore gli disse che non poteva venire vestito con la djellaba, una lunga tunica portato da molti arabi, e lui ha smesso di venire.