(AdnKronos) – Oltre a Milano, il tour nelle cattedrali lombarde prevede le tappe di Brescia e Pavia, ma è già allo studio l’ipotesi di estenderlo anche ad altre città: “In futuro – avverte Pereira – ci saranno concerti nelle cattedrali di Cremona, Como e Mantova”. E non esclude che l’esperimento possa fare da apripista a un programma più articolato: “Quando ero sovrintendente a Salisburgo – racconta – avevo organizzato un festival di musica sacra che proponeva non soltanto musica della tradizione cristiana, ma anche espressioni provenienti da altre realtà. Abbiamo avuto concerti di musica tradizionale inslamica, induista, buddista e shintoista, oltre che ebraica. Chissà, anche qui potrebbe nascere un piccolo festival di questo genere”.
La Scala e il Duomo, spiega monsignor Borgonovo, “sono come due grandi amici che si rincontrano dopo tanto tempo. Non amici qualunque, però, perché hanno l’orgoglio e il dovere di esprimere l’epos di Milano. Sono come due parti di una conchiglia che hanno bisogno di mostrarsi insieme per mostrare tutto il loro epos”. Il Duomo di Milano “vanta una tradizione musicale unica che risale al 1400 e che può contare su un archivio ricco di opere create dagli artisti chiamati a diventare maestri di cappella, che dovevano portare con sé la loro esperienza”. Una volta diventati maestri di cappella, poi, “questi dovevano produrre e lasciare le loro musiche nell’archivio che, proprio per questo, oggi è ancora da studiare in molte parti. Ecco – conclude – vorremmo che questa potesse essere un’occasione per far conoscere e rinascere questa tradizione di cui siamo davvero molto orgogliosi”.