Home Nazionale Lucchesi: “La contestazione dei tifosi della Roma ironica ma da non sottovalutare”

Lucchesi: “La contestazione dei tifosi della Roma ironica ma da non sottovalutare”

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Roma, 2 dic. (AdnKronos) – “Roma contestata? Le contestazioni non fanno mai piacere però sono legittime perché la tifoseria è sovrana. Nel caso nostro ci fu in effetti da parte della squadra e anche nostro, un momento di sottovalutazione di quella partita, proprio con l’Atalanta, e facemmo veramente una brutta figura, perché sui valori in campo non c’era partita. A noi servì molto, fu molto dura e molto amara, ma ci fece tornare tutti con i piedi per terra”. Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale della Roma dello scudetto, e oggi Presidente del Pisa, ricorda la dura contestazione che subì la squadra giallorossa proprio dopo la sconfitta contro l’Atalanta in Coppa Italia.
La Roma di Garcia dopo il ko in Champions con il pesante 6-1 con il Barcellona, ha perso con i bergamaschi in campionato, con la conseguente contestazione dei tifosi che dopo i fischi allo stadio Olimpico hanno portato 50 kg di carote a Trigoria. “Questa contestazione è stata anche divertente, la nostra fu veramente, forte, violenta, con problemi di ordine pubblico. Questa è stata più elegante, più ironica e mi ha fatto anche sorridere, ma conoscendo i tifosi romani questa volta sorridono ma la prossima volta no, e allora potrebbe esserci da preoccuparsi”, ha spiegato Lucchesi all’Adnkronos.
L’ex dg della Roma torna poi a quei momenti che sono serviti a dare la scossa alla squadra di Fabio Capello. “Noi all’epoca capimmo che pur essendo più forti degli altri, perché avevamo valori più importanti, se non davamo il 100% non avremmo potuto ottenere quello che poi abbiamo ottenuto, ma questa non è una equazione”. “In quel momento lì la squadra si rilassò un po’ per la forza enorme che aveva da esprimere, ma nel calcio italiano se non dai il meglio la squadra meno forte di te ti batte. Sicuramente ci aiutò a ritrovare umiltà e concretezza -spiega Lucchesi- e credo che in quel momento lì, quella dura contestazione, fu un toccasana, bisognerebbe non averne bisogno, ma riportò la squadra con i piedi per terra e già dalla gara successiva iniziò di nuovo ad esprimerli sul campo”, prosegue l’ex dg giallorosso.
Secondo Lucchesi però ci sono altri problemi. “Il rapporto con l’allenatore, secondo me è già incrinato, visto dall’esterno nel corso di quest’anno. La Roma ha valori individuali altissimi ed esprime in certi momenti potenzialità enormi, ma poi ha delle lacune che in due anni e mezzo sono sempre le stesse, il che vuol dire che dal qual punto di vista lì, non c’è stato alcun miglioramento. La Roma vince perché è un insieme di tante individualità che sono molto forti. Si va da buoni giocatori a campioni, non ci sono giocatori scarsi, ma essere squadra è un’altra cosa. Per vincere il campionato bisogna essere squadra. Come valori la Roma può stare tra le prime tre del campionato, ma non so se prima o terza, ma ai nastri di partenza sta tra i primi tre”.
Ad ogni modo, secondo il presidente del Pisa, la Roma può arrivare ancora tra le prime tre. “I valori sportivi come giocatori che ha la Roma sono superiori a quelli del Napoli, e anche dell’Inter, ma queste due sono un pochino più squadre. E io credo che il primo che pagherà le conseguenze di questa situazione, se perdurante, sarà l’allenatore, anche se è una cosa che io non mi auguro. Del resto in questi anni ci sono stati molti avvicendamenti e poca gestione”.