Roma, 17 nov. (AdnKronos) – Chapeau. Innanzitutto i complimenti, tantissimi, per la “coerenza mostrata”. Ma anche l’incertezza per una decisione che in molti giudicano troppo affrettata. E poi le domande: “perché tutto così alla svelta?”. Il M5S è diviso sulla scelta di Beppe Grillo di togliere il proprio nome dal simbolo del Movimento, stando almeno ai commenti postati al ‘comunicato politico numero 56’.
C’è chi si lamenta di non riuscire a esprimere il proprio voto, ma soprattutto chi mostra i propri timori per il futuro del Movimento: “senza Grillo si va a sbattere”, teme più di un attivista. Altrettanti, però, credono che questa sia “la scelta giusta”. “Siamo da sempre stati abituati a leader che tutto decidevano e ogni foglia non si muoveva se non lo decideva il leader – scrive tra i tanti David – questo grande passo significa tanto per noi e per la politica italiana, e per mettere fine finalmente ai tanti detrattori che consideravano il Movimento come un partito come tutti gli altri, con un organismo verticale che calava dall’alto le sue decisioni”.
“Coerenza, questa parola che insieme ad Onestà e Trasparenza è alla base di tutto ,impone il passaggio che toglie dal simbolo il nome di Beppe Grillo”, concorda Biagio. Ma c’è anche un consistente ‘fronte del no’. “Non voto perché non condivido, ho bisogno che il garante Beppe Grillo ci metta la faccia”, lamenta ad esempio Alfredo. E c’è anche chi se la prende per quanto deciso. “Caz.. la scelta l’hai già fatta: hai tolto il nome – scrive Claudio – Avevo capito si potesse scegliere fra si e no, mentre dovrei scegliere se metterne un altro oppure lasciarlo in bianco? e cosa caz.. me ne frega?”. “Uff – scrive un’altra attivista – ma la scelta non è se cambiare, ma come cambiarlo”. (segue)