Roma, 18 feb. (Labitalia) – “Noi stiamo lavorando nella logica di autoriformarci, anticipando addirittura la riforma del sistema camerale che il governo ha messo fra i punti al centro dell’agenda politica”. Così Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di commercio di Napoli, parla del riordino del sistema camerale previsto nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione, in un’intervista a Labitalia, che sarà pubblicata in versione video sul portale dell’Adnkronos (www.adnkronos.com).
“Da un lato, siamo lieti – afferma – che il governo si sia finalmente reso conto che non era il caso, come diciamo dalle nostre parti, di ‘buttare a mare l’acqua sporca e il bambino’, perché indubbiamente la funzione centrale del sistema camerale è riconosciuta sia dagli utenti sia dagli stakeholder che partecipano alla vita del sistema stesso”.
“Dall’altro lato, però, vediamo con favore – avverte – la possibilità di definire forme di semplificazione e accorpamenti, per esempio per le Camere di commercio che hanno meno di 80mila aziende iscritte. Per questo, stiamo procedendo autonomamente a queste forme di accorpamenti”.
Per il presidente della Camera di commercio di Napoli, “c’è da migliorare la funzionalità e la sinteticità degli organismi”. “Tant’è che anche le singole Camere e a livello nazionale Unioncamere – spiega – stanno provvedendo a semplificare anche il sistema delle partecipate, dismettendone molte, quelle non del tutto strategiche, e mettendo insieme più Aziende speciali”.
“La Camera di Napoli, che ha sei Aziende speciali vocate ai vari settori, sta per definire un’Azienda unica che poi andrà a intercettare tutti i temi di nostro interesse”, aggiunge.
“Il tutto, è bene specificarlo, in una logica che tende a preservare le professionalità esistenti, che sono importanti – rimarca Maurizio Maddaloni – e che non vogliamo disperdere nella logica iconoclasta che all’inizio sembrava avesse ispirato le azioni di governo e che adesso ci sembra, in maniera molto più ragionevole, stia portando a una definizione di sintesi concepita insieme fra governo e sistema camerale”.