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Made in Italy: Squinzi, da fiere in Paesi emergenti valore aggiunto a pmi

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Milano, 6 feb. (AdnKronos) – Il modello organizzativo da seguire per il comparto fieristico è quello di “internazionalizzarsi nei mercati emergenti, che rappresentano aree di grande interesse per il mondo produttivo”. E’ quanto afferma il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, durante la presentazione del progetto dedicato al potenziamento del comparto fieristico nell’ambito del Piano Straordinario per il Made in Italy.
“Molti paesi, a partire dalla Germania, hanno agito – dice Squinzi – con lungimiranza, portando il proprio know how in paesi come il Brasile, la Cina, l’India, la Thailandia e recentemente anche l’Indonesia, colmando un gap strutturale e organizzativo. È una strategia che ha contribuito ad incrementare l’export, e affermare il loro sistema di imprese all’estero e costruire un valore aggiunto per migliaia di Pmi”.
Secondo il presidente di Confindustria, è dunque essenziale “conquistare mercati emergenti, popolosi, dinamici e direi “affamati” di business e di Made in Italy. Le fiere – aggiunge – possono, anzi devono essere uno dei punti cardine nelle scelte di politica economica per la manifattura”. Per questo, “va ripensato l’approccio ai mercati ed è necessario tessere relazioni e alleanze in quelle aree del mondo che presentano maggiori opportunità per inserire eventi italiani nei settori in cui operano i drivers di sviluppo della nostra manifattura”.