Palermo, 9 feb. (AdnKronos) – “Adesso è il momento di distruggere il muro di omertà e di consolidare e diffondere il sistema delle denunce collettive di imprenditori e commercianti. Solo così, con una decisa e sentita azione popolare, riusciremo a sconfiggere il pizzo”. A dirlo è l’associazione antiracket Addiopizzo, commentando l’operazione antimafia congiunta di carabinieri, polizia e guardia di finanza, che ha portato oggi all’arresto di 27 persone, tra cui il consigliere comunale, Giuseppe Faraone.
Dopo gli arresti di alcuni mesi fa, Addiopizzo è entrata in contatto con diversi commercianti e imprenditori (tra questi anche chi ha parlato del ruolo di Giuseppe Faraone), che avevano subito le estorsioni per convincerli a collaborare con forze dell’ordine e magistrati.mDurante questo percorso l’associazione ha avuto modo di accompagnare diversi operatori economici al nucleo investigativo dei carabinieri, alla sezione criminalità organizzata della squadra mobile e alla polizia valutaria della guardia di finanza, dove le vittime hanno fornito fatti ed elementi utili alla ricostruzione delle estorsioni ai loro danni.
“Un lavoro concreto e di sinergia con organi investigativi e magistrati a cui va il nostro sentito plauso – spiegano da Addiopizzo -, che ha prodotto in questi ultimi mesi dei risultati importanti tra le aree di San Lorenzo e Resuttana”.