Palermo, 9 feb. (Adnkronos) – “Dispiace innanzitutto come cittadino constatare, pur facendo salvo il principio di presunzione d’innocenza, che un componente delle istituzioni sia coinvolto e svolga un ruolo significativo in un sistema che ha fortemente danneggiato l’economia palermitana”. Così il procuratore della Repubblica di Palermo Francesco Lo Voi, in conferenza stampa, ha commentato l’arresto del consigliere comunale de Il Megafono Giuseppe Faraone, coinvolto nell’operazione antimafia che all’alba di oggi ha portato all’arresto di 27 persone.
Faraone, per nome e per conto di elementi di spicco del mandamento mafioso di San Lorenzo-Tommaso Natale, avrebbe avanzato reiterate richieste di denaro al titolare di una società di impiantistica elettrica e fornitura di segnaletica stradale. Il consigliere, in carcere da stamattina, intratteneva relazioni di tipo personale con gli esponenti del clan.
“Mi preme sottolineare che in questa vicenda non è coinvolta l’amministrazione comunale ma è chiaro che il coinvolgimento di Faraone getta discredito sulla politica – ha aggiunto – Forse si dovrebbe propendere per una maggiore attenzione nella scelta di chi deve rappresentare le istituzioni”.