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Mafia: nuovo colpo al clan di Misilmeri, sette arresti

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Palermo, 3 dic. (AdnKronos) – Nuovo colpo al clan mafioso di Misilmeri, dove all’alba di oggi i Carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno arrestato sette persone. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, minacce aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose, nonché spaccio di sostanze stupefacenti e spendita di banconote contraffatte. C’è, infatti, anche un giro di banconote false, arrivate dalla Campania, e di borse e oggetti con marchi contraffatti, scoperto dagli inquirenti. Le indagini sono una prosecuzione delle attività che nello scorso mese di marzo portarono all’operazione ‘Jafar’, che “hanno consentito di raccogliere ulteriori risultanze in ordine agli assetti e alle attività criminali del mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno, area urbana dell’immediato hinterland palermitano connotata da difficile penetrabilità investigativa e interessata, per ultimo, da numerosi atti di intimidazione a commercianti”.
La consorteria in parola, che comprende le famiglie mafiose di Misilmeri, Belmonte Mezzagno e Bolognetta, ha visto succedere al suo vertice capi di notevole caratura criminale quali Benedetto Spera, uomo strettamente legato a Bernardo Provenzano, Salvatore Sciarabba, Francesco Pastoia, anch’egli legato a Bernardo Provenzano e tratto in arresto nell’ambito dell’operazione ‘Grande Mandamento’, Antonino Spera, Francesco Lo Gerfo e Giuseppe Vasta, raggiunto da provvedimento cautelare lo scorso marzo, nell’ambito dell’operazione Jafar. Le indagini hanno evidenziato “come anche i contesti territoriali extracittadini subiscano le medesime incidenze malavitose proprie di Cosa Nostra che, secondo un ormai consolidato protocollo criminale, cerca di assicurarsi il controllo della più significative espressioni dell’economia locale attraverso eloquenti atti intimidatori (apposizione di colla attak, incendi ecc) di norma propedeutici a imposizioni estorsive”.