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Mafia: processo trattativa, si tinge di giallo deposizione monsignor Fabbri

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Palermo, 19 feb. (AdnKronos) – Si tinge di giallo la testimonianza di monsignor Fabio Fabbri al processo per la trattativa tra Stato e mafia. Ad apertura dell’udienza di oggi, in cui è prevista proprio la deposizione del religioso, che è stato fino al 1999 il vice ispettore dei cappellani delle carceri italiane, il Procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi denuncia “una interferenza sul normale svolgimento di un dibattimento” e chiede di estendere il capitolato della testimonianza di Fabbri a due fatti “accaduti tra ieri e oggi” perché “ha un interesse diretto e immediato nella testimonianza di Fabbri, chiedo che venga sentito su questi temi”. In particolare, Teresi nella sua introduzione chiede l’estensione del capitolato “per due vicende accadute tra ieri e oggi”. E spiega: “L’ufficio aveva inviato a Fabbri l’invito a comparire lo scorso 11 febbraio. In data 18 febbraio la Dia di Firenze fa pervenire una nota con la quale trasmette una mail di monsignor Fabbri. A quel Centro operativo è pervenuta una mail nella quale Fabbri diceva di non poter venire per impegni pastorali e anche perché su quei temi lui era già stato sentito in Commissione antimafia e in un altro processo”.
E aggiunge: “Questa giustificazione è stata ritenuta insufficiente e quindi ieri abbiamo fatto recapitare a Fabbri un provvedimento tramite la Dia di Firenze insistendo perché oggi comparisse – prosegue Teresi – Oggi la Dia di Firenze ci rappresenta con un fax che monsignor Fabbri aveva rilasciato alcune dichiarazioni trascritte in una relazione di servizio. E su questo c’è l’estensione del capitolato. Fabbri spiegava che la prima citazione era stata da lui inviata ad un suo conoscente dei servizi segreti di Napoli. Tale persona gli aveva detto di avere parlato con Palermo e che il processo non si sarebbe tenuto”.
Non solo: “Ieri pomeriggio alle 16.07 è pervenuto al fax dedicato del mio ufficio”, dice il pm Nino Di Matteo. Il pm chiede estendersi il capitolato di prova “sulle circostanze risultanti dalla relazione di servizio redatta dal personale della Dia che ha provveduto a citare il testimone, nonché sull’invio a mezzo fax alla procura di Palermo, proveniente da un esercizio commerciale di Roma di un estratto di copia della seduta della commissione parlamentare antimafia del 18 settembre 2012 nella quale si è proceduto all’audizione di monsignor Fabbri”. La procura chiede anche di produrre copia della relazione di servizio. Dopo la richiesta dei pm è così iniziata la deposizione di monsignor Fabio Fabbri.