Milano, 1 lug. (AdnKronos) – “Siamo con gli operai che, questa mattina, hanno deciso di salire sul tetto dello stabilimento di viale Sarca per ‘convincere’ Marcegaglia a riaprire la discussione”. Con una nota la Fiom Milano prende posizione isu quella che rischia di essere una nuova e lunga battaglia sindacale.
“Circa un anno fa, Marcegaglia – si legge nella nota del sindacato – decise di chiudere lo stabilimento di viale Sarca e trasferire i lavoratori a Pozzolo Formigaro, in provincia di Alessandria”, anche se in provincia di Milano, Marcegaglia “aveva (e ha) due stabilimenti e altri due siti in provincia di Lecco e di Bergamo, ma l’illuminato gruppo dirigente aziendale non volle neppure sentir parlare di ricollocare in una di quelle quattro fabbriche i lavoratori: a chi non accettò il trasferimento a Pozzolo Formigaro toccarono due anni di cassa integrazione straordinaria”.
Con le nuove norme sugli ammortizzatori sociali, “i due anni di cassa si sono ridotti a uno e così Marcegaglia ha deciso di imporre ai sette lavoratori rimasti il trasferimento forzato a Pozzolo oppure il licenziamento. E’ impensabile che l’azienda non riesca a ricollocare un numero così esiguo di lavoratori in uno dei quattro siti limitrofi a Milano, che producono a pieno ritmo e dove, spesso, si fanno straordinari”.