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Meleto rivive la “Passione di Cristo” con una rappresentazione storica

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Meleto rivive la “Passione di Cristo” con una rappresentazione storica
Processione Meleto

In occasione del Venerdì Santo la frazione cavrigliese rievocherà la morte e la resurrezione di Gesù Cristo attraverso una rievocazione storica con rappresentazioni in costume, lettere e musiche che animeranno le vie di Meleto. L’iniziativa, che prenderà il via venerdì 3 aprile alle 21, è stata promossa dalla Parrocchia di Santa Cristina in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cavriglia.

Leggere la Passione, la morte e la Risurrezione di Gesù secondo Giovanni Papini, poeta e scrittore fiorentino della prima metà del ‘900. E’ quanto la sera del Venerdì Santo 3 aprile alle ore 21 la gente di Meleto Valdarno interpreterà attraverso rappresentazioni sceniche in costume, letture e musiche per le vie e le piazze del paese. Nella frazione cavrigliese i preparativi per l’iniziativa promossa dalla Parrocchia di Santa Cristina in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cavriglia, il Circolo Sociale di Meleto ed Enel, stanno andando avanti già da diversi giorni ed ormai siamo agli ultimi ritocchi. Prendendo spunto da “La Storia di Cristo”, opera dello scrittore fiorentino, è stata tratta una sceneggiatura che non vuole presentare una tradizionale Via Crucis ma cogliere, dagli ultimi giorni della presenza di Cristo sulla terra, i suoi significati più profondi.

La rappresentazione ha come titolo “I Segni della passione, quadri e riflessioni sulla Passione di Gesù, interpretati e letti nelle vie e nelle piazze dagli abitanti del paese”.

Rifacendosi ad alcuni momenti delle ultime ore di Gesù verranno rappresentati Gerusalemme alla vigilia di Pasqua per parlare “degli indesiderati”, la riunione del Sinedrio come segno “dell’arroganza del potere”, il dramma di Giuda per leggere “il tradimento”, Pietro che rinnega Gesù per riflettere sul “rifiuto”, Pilato come segno “dell’opportunismo”, la piazza che vuole Gesù crocifisso per capire il “populismo”, le donne sulla via della Croce per parlare della “pietà”, Gesù morto sul Calvario per pensare al “perdono” e alla “speranza”. E infine la Risurrezione come “risveglio” dalla tristezza e dalla delusione.

Saranno nove scene che si svolgeranno in vari angoli del paese accompagnati da letture e musiche con oltre quaranta figuranti in costume. Molti altri abitanti saranno impegnati nell’organizzazione, nella predisposizione delle scenografie, nella preparazione e nell’assistenza tecnica per luci e suoni. Insomma un paese al lavoro per questa prima originale rappresentazione sacra.

Lo scrittore fiorentino Giovanni Papini (1881 -1956) fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita italiana. Scrisse «La Storia di Cristo» nel 1921 dopo la sua conversione al cattolicesimo. L’opera ebbe “rapida e vasta fortuna” (da Enciclopedia Treccani).