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Merce invenduta? No problem con start up di scambi on line

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Roma, 16 nov. (Labitalia) – La merce invenduta non è più un problema per negozi e imprese, grazie agli scambi on line. E’ questa l’idea lanciata dalla start up Hopstok, una piattaforma web dedicata principalmente ai negozi multimarca di abbigliamento, accessori, scarpe e attrezzature sportive che permette di smaltire l’invenduto e riassortire la merce. Il servizio sarà attivo entro fine mese e ad oggi ci sono 100 negozi registrati in attesa del lancio.
“Hopstok -spiega a Labitalia la fondatrice Giulia Ruggi- nasce dall’osservazione di un problema reale che chi ha un negozio si trova ad affrontare quotidianamente: la merce invenduta e la difficoltà del riassortimento”.
“Parlando con circa un centinaio di negozi del comparto moda e sport -racconta- ci hanno confermato che da tempo stavano cercando una soluzione come Hopstok, che consente di recuperare l’investimento e non svalutare la merce”.
Sulla piattaforma si possono effettuare scambi e compravendite a prezzo di costo, lasciando al negoziante la facoltà di inserire autonomamente il prezzo di vendita e di modificarlo in corso d’opera, in base alle proprie necessità. In questo primo momento, Hopstok decide di puntare sui negozi del mondo streetwear, per aprirsi successivamente ad altri settori del comparto moda ed estendere il servizio anche ai distributori e alle aziende.
L’idea nasce da esigenze concrete: “Solo in Italia sono presenti circa 140 mila punti vendita multimarca indipendenti di abbigliamento, che ogni anno hanno merce invenduta per 4 miliardi di euro. Mentre a livello globale, ogni anno, la merce invenduta nel settore moda vale circa 240 miliardi di dollari. L’invenduto va a pesare il 20% in media sul fatturato di un negozio, e l’impossibilità di pronto riassortimento causa il 30% di mancate vendite”.
Succede spesso che un capo vada a ruba in una città, mentre venda poco in un’altra. Quello che, infatti, è un capo slow seller in un luogo, per ragioni di clima o trend locali, può essere un best e fast seller in un’altra città o regione.
Grazie alla rete di negozi messi in contatto attraverso la piattaforma Hopstok, si hanno due benefici: “Si risolve il problema dell’invenduto e si aumentano i picchi di vendita. Al contrario dei competitor già sul mercato, infatti, Hopstok crea un effettivo network tra negozi fisici, ha un alto livello di sviluppo tecnologico, è interamente dedicato al comparto moda e non svaluta la merce”.
In più mantiene l’anonimato dei negozi per evitare di svelare troppi dettagli di magazzino ai propri competitor e soprattutto garantisce le esclusive commerciali, in quanto la compravendita e lo scambio possono avvenire solo a parità di marchio.
La registrazione e l’utilizzo del servizio sono gratuiti per i negozi, mentre la piattaforma trattiene il 10% di commissione su ogni transazione andata a buon fine.