Roma, 7 ott. (Labitalia) – “Sul contratto nazionale di lavoro noi siamo stati innovativi prima di Confindustria. Primo e secondo livello hanno pari cogenza, e c’è più chiarezza: quello che prevede il primo livello non lo prevede il secondo e viceversa. Adesso vogliamo capire fino a che punto il governo vorrà intervenire”. Così, con Labitalia, Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato, sulla chiusura delle trattative per il nuovo modello contrattuale annunciata dal leader di Confindustria, Giorgio Squinzi.
“Nel nostro contratto -continua Merletti- il primo livello comprende gli aspetti generali del contratto, poi tutto il resto si ‘gioca’ a livello regionale e di categorie. E’ quindi una situazione diversa rispetto a quella di Confindustria. Noi, comunque, sulla questione contratti faremo una riunione martedì prossimo, poi ci confronteremo con le altre organizzazioni di Rete Imprese Italia e si cercherà una posizione unanime al riguardo”.
E sull’ipotesi di intervento del governo con l’inserimento del salario minimo per legge sottolinea: “Vogliamo capire appunto fino a che punto vuole arrivare l’esecutivo: nel nostro contratto il salario minimo è già fissato dal contratto nazionale, e poi a livello regionale e di categoria si va contrattare il resto del salario”.