Home Nazionale Metti il risparmio idrico a tavola, è la campagna “Salva la goccia”

Metti il risparmio idrico a tavola, è la campagna “Salva la goccia”

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Roma, 20 mar. – (AdnKronos) – Entro il 2025 due terzi della popolazione globale potrebbe vivere in condizioni di stress idrico e secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo più di una persona su dieci, pari a circa 748 milioni di esseri umani, non ha accesso a fonti di acqua potabile e 1,8 miliardi usano acqua contaminata. Il risparmio idrico è un tema prioritario al quale è dedicata la campagna “Salva la goccia”, realizzata della Ong ambientalista Green Cross Italia.
A due giorni dalla Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra il 22 marzo, si moltiplicano le azioni virtuose della campagna che quest’anno ha come obiettivo ridurre i consumi di acqua nei gesti quotidiani e anche a tavola. Come? Scegliendo cibi a ridotta impronta idrica, come frutta, verdura e legumi, e inventando piatti che potranno essere fotografati e postati sui canali social.
Ci sono chef che inventano piatti vegetariani calcolando il risparmio di acqua di un menù a basso impatto, e famiglie che per un giorno mettono a tavola i fagioli al posto dell’hamburger; testimonial vip pronti a scendere in campo per difendere l’acqua ma anche tante scuole, quasi 50 quelle mobilitate.
Con la campagna “Salva la goccia” tutti sono invitati a mettere in campo azioni concrete. Per partecipare basta mettere in pratica un’azione a tutela delle risorse idriche (meglio se un’eco-ricetta), scattare una foto o realizzare un video che documenta l’azione e postarla sui propri profili Facebook e Twitter (utilizzando l’hashtag #salvalagoccia).
Un contatore online sul sito www.immaginiperlaterra.it calcola quanti comportamenti sostenibili si riescono a raggiungere e permette di conoscere in tempo reale il contributo che ciascuno ha dato per la salvaguardia delle risorse idriche. “Salva la goccia” ha il patrocinio di Progetto Scuola Expo Milano 2015, Borghi autentici d’Italia e Associazione Comuni virtuosi.