Milano, 17 nov. (AdnKronos) – “La nostra previsione per fine 2016 è di un euro che torna sopra quota 1,10 e si posiziona attorno a quota 1,12”. Lo spiega Roberto Mialich, Global Fx strategy di UniCredit, in occasione della presentazione dell’Outlook 2016. “Nel mercato dei cambi – evidenzia – sembra tutto maledettamente scontato perché abbiamo la Federal Reserve che presumibilmente rialzerà i tassi a dicembre e la Bce che farà un nuovo allentamento quantitativo. Ci dobbiamo chiedere quanto di tutto questo sia già nei prezzi. La nostra idea è che il mercato abbia già sufficientemente prezzato una buona dose di quello che poi accadrà”.
Ma questo “non significa che i minimi dell’euro siano già stato raggiunti. Probabilmente vedremo ancora un euro più debole nei primi mesi del 2016. Però, soprattutto, considerato che il dollaro a questi livelli appare già ampiamente sopravvalutato rispetto a valutazioni di più lungo periodo, ci aspettiamo che anche grazie a un miglioramento nell’eurozona nel corso del 2016, anche l’euro possa avere un margine di ripresa”.
“La nostra previsione – chiarisce l’economista – per fine 2016 è di un euro che torna sopra quota 1,10 e si posiziona attorno a quota 1,12. Quindi l’idea non è una via al ribasso come il consenso immagina. Ci sono rischi al ribasso a breve ma non nel medio periodo”.