Bruxelles, 1 ott. – (AdnKronos) – La flessibilità di bilancio del calcolo delle spese sostenute dagli Stati per l’emergenza dei rifugiati sarà discussa all’Ecofin di martedì prossimo. I ministri delle Finanze della Ue, che si riuniranno a Lussemburgo, valuteranno la possibilità di considerare i costi sostenuti dagli Stati per far fronte alla crisi dei rifugiati come una “circostanza straordinaria” in relazione al rispetto delle regole del Patto di Stabilità e Crescita.
Le discussioni fra i ministri dell’Ecofin, spiega un alto funzionario europeo, “non sono state ancora completate” e, in ogni caso, spetterà alla Commissione Ue presentare un’analisi sull’impatto economico della crisi dei migranti sui conti pubblici nazionali ed europeo. Anche in vista della presentazione, entro il 15 ottobre, delle bozze di Legge di Stabilità da parte dei Paesi dell’area euro.
Ma, continua la fonte, non c’è “il 100% dell’entusiasmo per scomputare questi costi dai bilanci nazionali”. Il tema centrale della discussione sarà la possibilità che le spese sostenute per l’accoglienza facciano entrare un Paese nella procedura Ue per deficit eccessivo. “Ma non mi sembra che sia il caso di alcun Paese”, sottolinea la fonte.